Zac, il saluto di ZON e di chi con lui ha condiviso passioni, gioie, dolori, emozioni e… calcio
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Questa non te la perdono, non posso, te ne sei andato senza preavviso, in una fredda giornata di marzo lasciando attoniti tutti coloro che ti hanno sempre voluto bene e che ora aspettavano solo che ritornassi per parlare ancora di Salernitana ed Argentina. È passato solo qualche ora e mi manchi, sapere di non incontrarti più nella “nostra sala stampa” per parlare di Salernitana, Salernitana e poi Salernitana, mi blocca il respiro, e la mente vola indietro in un passato recente, tu con i tuoi riccioli ed io con l’inizio della mia calvizie su una torretta“sgarrupata”del mitico “Vestuti”tutti attorno alla “Magica”valigetta di Cotticelli per gioire e soffrire per undici calciatori in mutande ma solo ed esclusivamente “di granata vestiti”.
Lunedì sera all’Arechi alzerò gli occhi al cielo e spero di vedere una stella che mi fa l’occhiolino e che mi sussurra “Ola Mimmo, forza Salernitana, io sono con voi, solo un po’ più in alto, laddove la partita si vede meglio ed il giudizio è “celestiale”.
Addio, amico mio, solo i miei occhi non ti vedranno più, ma nel mio cuore ci sarà sempre posto per il grande Zac. A nome mio e di tutta la redazione di ZON le più sentite condoglianze alla moglie ed al rampollo Alfonso Maria, a cui ricordo solo “talis pater, talis fliius”e rigorosamente TARTARONE.
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