Un Erasmus che si rivolge esclusivamente alla nuova forza lavoro femminile: Women’s Mobility Experience, attraverso opportunità di lavoro all’estero, ha come obiettivo quello di educare le ragazze all’indipendenza per prevenire forme di violenza economica
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Ieri pomeriggio presso il Salone Bottiglieri della Provincia è stato presentato Women’s Mobility Experience, un importante progetto rivolto alle giovani neodiplomate degli istituti tecnici e professionali.
A presiedere all’incontro la consigliera per le Pari Opportunità Anna Petrone, l’assessore alle Pari Opportunità Chiara Marciani, il presidente della Provincia Giuseppe Canfora, l’amministratore Plan B- Project & Consulting Vladimiro D’Acunto ed il presidente Soc. Coop Sociale Eudemonia ONLUS Enrico Basile.
Anche i dirigenti scolastici di Istituti Superiori come Claudio Naddeo per I.I.S “Trani – Moscati” hanno contribuito con la loro presenza. Si è pensato a questi indirizzi perchè è in queste aree che la dispersione scolastica ha un tasso più elevato rispetto ai licei.
Educazione all’autonomia per combattere la violenza economica
Questo è un progetto facete parte di “Erasmus +” che riguarda le donne ma anche, indirettamente, la violenza di genere, come quella economica: ha infatti lo scopo di dare opportunità a ragazze neodiplomate di fare esperienze lavorative all’estero e quindi, affrancarsi dalla famiglia. Un’educazione all’autonomia personale che permette di sfuggire alla violenza economica.
Talvolta molte donne infatti si trovano imprigionate in una condizione familiare che non permette loro di rendersi indipendenti, quindi devono subire forti limitazioni sull’impiego del denaro, che impedisce di provvedere anche alle più logiche necessità.
Opportunità e gender gap
“Attraverso questa iniziativa” esordisce la Petrone, ” si possono creare tante opportunità nel mondo del lavoro che possono permettere alle ragazze di cominciare la loro vita da sole”. Inoltre “bisogna anche garantire la sicurezza delle donne che vanno a denunciare, per instaurare condizioni favorevoli alla continuazione della loro vita”.
“Le ragazze solitamente a scuola rendono un profitto migliore dei maschi, ma quando c’è da inserirle nel mondo del lavoro si crea un vero e proprio gender gap che le impedisce di inserirsi nel mondo del lavoro, perchè discriminate”.
La difficoltà delle donne di inserirsi in contesti lavorativi dove sono più svantaggiate e sottopagate rispetto agli uomini, le spinge spesso ad abbandonare il mercato del lavoro, ma si spera che in questo modo questo fenomeno si possa arginare, perchè le donne sono una grande risorsa per qualunque ambiente e la loro assenza andrà tutto a danno dell’economia locale. [ads2]