Will o’wisp è un’ opera firmata da Saika Onodera e della quale esistono sia anime che manga: è formata da due soli volumi, che ci portano in un mondo a metà tra magia ed alchimia, dove è possibile creare delle bambole e mettervi all’interno un’anima umana.
Sarà questa la scoperta che Hanna farà dopo la morte del nonno, entrando in quella stanza che da sempre le era stata proibita. La ragazzina scoprirà di avere dei poteri particolari, capaci di imprigionare le anime nelle bambole, ma allo stesso tempo, di renderle libere dalla loro prigione di legno.
Quello che Hanna troverà oltre quella porta però, non sarà soltanto un nuovo amico – per quanto schivo Will possa essere – ma anche un pericolosissimo nemico, oltre ad altre bambole con una storia non sempre rosea e desiderose di libertà.
Will o’ wisp è una storia di una prigionia, anzi, di un legame terreno molto vincolante, per queste povere anime costrette a servire i propri “master”, coloro che le hanno riportate in vita grazie ad una chiave magica. Non mancheranno momenti oscuri e tristi nelle loro vite attuali e in quelle passate: Hanna riuscirà a salvarli? E riuscirà a salvare i loro padroni, schiavi di una follia, causata dalle bambole stesse? Riuscirà a farli tornare indietro dal mondo illusorio in cui le bambole li proiettano?
La storia è molto breve, e credo che, gli autori, con la stessa trama, avrebbero potuto creare qualcosa di più lungo; delineando, ad esempio, caratteri che alcuni personaggi che, pur essendo protagonisti, restano quasi marginali .La trama però è ben strutturata e capace di coinvolgere il lettore, curioso di sapere se alla fine vincerà l’amicizia o la voglia di libertà.
Sfogliando le pagine del manga, non si può non sperare nell’amore proibito tra Hanna e Will, che sembra esserci e che ci terrà con il fiato sospeso. Non mancherà l’amaro in bocca in alcuni momenti né tantomeno la curiosità di scoprire una ad una tutte le bambole create da un misterioso antenato di Hanna, da cui la piccola ha ereditato i poteri.
Concludendo, la storia è carina, ma resta pur sempre ampiamente nella categoria “shoujo” (cioè anime e manga dedicati al pubblico femminile più giovane); i disegni sono belli ed è raro o assente un tratto veloce e confuso, anzi i personaggi, anche nelle scene più violente sono aggraziati e ben delineati dalla matita di Saika.
Insomma, se ciò che cercate è una ventata di dolcezza, che non sconfini nel solito manga d’amore, con un po’ d’azione, una dolce eroina, quasi sempre in pericolo, salvata da uomini affascinanti e che sia una storia capace di farvi venire la voglia di leggere, questo è ciò che fa per voi, soprattutto poi, se, come me, vi innamorerete dello sfuggente e tormentato Will!