La fotografia ti permette di fermare l’attimo, cogliere un istante e fermare il tempo, e soprattutto di raccontare piccole e grandi esperienze, fugaci e intensi moti dell’animo, sensazioni ed emozioni ma anche fatti e cronache di vita. In effetti, così è stato per i giovani autori, soci del circolo fotografico di Salerno Colori Mediterranei, che ieri hanno esposto le loro fotografie in una mostra collettiva dal titolo “Vorrei dirti che…” presso le sale del Sinantisi, locale della zona orientale di Salerno.
Con la denominazione “Vorrei dirti che…”, i protagonisti dell’evento, nella loro breve esperienza fotografica, hanno voluto raccontare ai visitatori l’intimità del proprio vissuto personale attraverso gli scatti, e in questi stessi scatti hanno riposto la speranza di essere compresi e amati per quelli che sono. Non c’è pretesa d’arte, ma solo un anelito spontaneo e ingenuo di catturare gli attimi significativi della vita.
Per capire qual è la leva dell’amore per la fotografia, siamo andati a raccogliere alcune impressioni dei fotografi in mostra. “La fotografia mi permette di esternare la curiosità e le emozioni che incontro in ogni angolo di strada, in uno sguardo o in un mare in tempesta. Sensazioni che sento di esprimere in maniera velata, con pochi dettagli o senza colori, sollecitando l’osservatore a ricostruire quell’attimo in cui il mio cuore è battuto più forte” sostiene Salvatore Moscariello, uno dei fotografi. Per l’altro autore Carmine Buglione la fotografia è “la descrizione attraverso un attimo e un dialogo senza parola”. Tra gli espositori anche Azzurra Mancuso. “Non c’è nulla di difficile nel fare una fotografia – dichiara Azzurra– purché sia capace di esprimere un sentimento. Attraverso le nostre fotografie non facciamo altro che raccontare pezzi di mondo. Prima di tutto il nostro”. Insieme a lei anche Milena Pelella, altra autrice che ha preso parte alla mostra: “La fotografia – commenta – è qualcosa di automatico, basta premere un pulsante. La fotocamera è più o meno la stessa per tutti. La differenza la fa un dito sulla testa e un altro sul cuore”.
Dunque si tratta di un’occasione irripetibile per ammirare delle belle foto, che sembrano suggerire queste parole:
“Ti vorrei dire che…io ti conosco bene e so che non esprimerai giudizi scontati sugli effetti cromatici delle mie foto ma saprai guardare oltre i chiaroscuri, le luci e le ombre delle immagini . Sensibile come sei, saprai dare naturalmente vita ai significati profondi , celati negli sguardi catturati dal mio obbiettivo e metterai così a nudo la mia anima smascherando la mia non guarita timidezza. Ti ringrazio amico mio, ma non chiamarmi artista non ne ho il talento . Ho solo l’ingenua tentazione di fermare l’ineluttabile corsa del tempo…”.
Ѐ possibile visitare la mostra da giovedì 29 novembre fino a domenica 16 dicembre.