
Alle ore 11 del 13 gennaio 2013 , al “Comunale” di Casola si sono affrontate, per il girone H della categoria Giovanissimi Nazionali, la Paganese e il Napoli. La gara, valida per la prima di ritorno, si è presentata molto delicata per i ragazzi di mister Liguori, in quanto la Paganese ha sempre dato vita difficile ai suoi avversari di turno. Risultato finale: 2-1 per il Napoli.
Per la Paganese, guidata dal mister Giuseppe Fusaro, questi gli uomini:
Bergamasco, Tancredi, Menna, Nocera, Esposito, Farinelli, D’Alessio, Liguori, Acunzo, Visciano, Martinelli.
In Panchina: Marciano, Russo, Zincone, Sersate, Santoro,Todisco, Vitiello, Fortunato, Vellutino.
I partenopei di mister Liguori si sono schierati invece così:
Ferrara, Segueglia, D’Ignazio, Otranto, Esposito, Lattuga, Ripelli, Spanone, Negro, Tartaglione, Natale.
In panchina: Signorello, Rizzo Riccio, Bernardini, Moretta, Federico, Mentana, Laringe, Mattera.
Arbitro: Castiglione Carmine di Frattamaggiore, che ha ammonito nel corso della gara un solo giocatore, il n. 5 Esposito del Napoli.
Marcatori: nel primo tempo doppietta di Negro per il Napoli e nella ripresa Santoro per la Paganese.
Le condizioni del sintetico di Casola all’inizio della gara si sono presentate buone nonostante le piogge della notte, così come il cielo che presentava solo una densa nuvolosità. Poi nel corso della gara è iniziata a piovere e la pioggia è diventata martellante nel secondo tempo.
Le pessime condizioni meteorologiche hanno infastidito sia i circa duecento spettatori sugli spalti che i ragazzi sul rettangolo di gioco. La pioggia incessante ha impedito le manovre delle due squadre e la gara per lunghi tratti si è svolta a centrocampo. Il maggior tasso tecnico del Napoli è venuto fuori al 15′, quando alla prima vera occasione Negro ha insaccato di testa un buon cross dalla destra del n. 7 Ripelli, portando in vantaggio gli azzurri. Il raddoppio sempre ad opera di Negro che, cinico davanti all’incolpevole Bergamasco, non ha mancato l’occasione di relizzare la personale doppietta nell’ultimo minuto della prima frazione di gioco.
Il bomber partenopeo ha firmato il raddoppio per i suoi servito in profondità dal n. 10 Tartaglione, ragazzo livornese come l’allenatore della prima squadra Walter Mazzarri, ma con chiare origini partenopee. Questo conferma il fatto che spesso giovani calciatori campani lasciano la nostra terra per destinazioni fuori regione, generalmente al Nord, mentre succede che da fuori arrivino tantissimi ragazzi a infoltire i vivai delle società campane.
Il secondo tempo contraddistinto da tante sostituzioni, in special modo tra le fila del Napoli, con Liguori che ha voluto vedere all’opera tutta la sua panchina. La Paganese, dal canto suo, ha cercato di creare più pericoli verso la porta del Napoli e ci è riuscita ottimamente ad otto minuti dal termine, con Santoro che ha coronato con il gol un’ottima azione personale. Il finale è stato scoppiettante e durante i cinque minuti di recupero accordati dal sig. Castiglione la Paganese avrebbe anche potuto pareggiare le sorti della gara se la sua manovra non fosse stata troppo frenetica e imprecisa. Da notare che negli ultimi minuti dell’incontro Fusaro ha addirittura spostato in attacco il centrale difensivo Esposito, ma il risultato è rimasto inchiodato sul 2-1.
CR.: “Mister, Paganese fermata dal cattivo tempo o da una squadra di rango come il Napoli?”
Fusaro: “Direi che alla fine è emersa soprattutto una differenza tecnica che ci sta tra squadre, appunto, di rango come il Napoli, o altre come Reggina e Palermo, e noi che siamo una matricola. Il cattivo tempo non ci ha condizionato, anche perché è stata una gara molto maschia e combattuta e i gol sono nati da due nostri errori. Comunque sono ugualmente contento, perché abbiamo giocato la palla come io chiedo sempre. Forse non ci abbiamo creduto abbastanza e ultimamente ci gira anche un po’ male. Nel secondo tempo, sotto di due reti, abbiamo cercato di portare gli esterni più alti e questo ha dato un po’ di apprensione ai nostri avversari, che hanno commesso anche degli errori ma noi non ne abbiamo approfittato e forse, sotto quest’aspetto, meritavamo qualcosa in più”.