Villa Alba, la rabbia degli operatori del Gruppo Silba si accende. Materassi incendiati in via Pasquale Atenolfi e un corteo previsto questo pomeriggio

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I dipendenti di Villa Alba, la struttura di riabilitazione di via Pasquale Atenolfi a Cava de’ Tirreni, questa mattina hanno incendiato alcuni materassi in forma di protesta per la possibile messa in liquidazione del Gruppo Silba e il licenziamento di circa 350 dipendenti. Un gesto di disperazione che coinvolge profondamente non solo gli operatori ma soprattutto i pazienti ricoverati all’interno delle strutture. Le famiglie di pazienti e dipendenti partecipano attivamente alla protesta.

Parla ai microfoni di Zon.it una signora di 78 anni, la cui figlia è ricoverata presso Villa Alba: “Siamo preoccupati per le condizioni dei pazienti nella struttura. Che fine faranno una volta che chiuderanno? Ho mia figlia ricoverata ma non sarò in grado di prendermi cura di lei una volta uscita da qui. Sono 28 anni che è ricoverata qui mia figlia, dove andrà?” 

Una signora ha una sorella ricoverata per schizofrenia; le preoccupazioni sono tante: “La mia perplessità è rivolta ai dipendenti, e noi, familiari dei pazienti, dobbiamo essere sicuri che possano lavorare tranquilli per il benessere dei pazienti. Mia sorella è ricoverata qui da 55 anni e si è sempre trovata benissimo, per questo vorrei capire cosa vogliono fare di questa struttura. Questi operatori sono bravissimi ed efficienti, ognuno ha il diritto di lavorare serenamente per svolgere bene il proprio dovere. I malati vengono accuditi tutta la giornata, e non riesco a capire il motivo per il quale a questi ragazzi debba essere negato il diritto di poter prestare un servizio. Gli operatori, insieme ai pazienti, che fine saranno? ” 

Il sindaco Servalli ha previsto per domani mattina un incontro al Comune con il gruppo De Falco per fare il punto della situazione.

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