Frane perenni e lamiere pericolanti hanno caratterizzato l’ex statale 18 che collega Vietri a Salerno, ma quanto è stato fatto per la sua messa in sicurezza?
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Fondamentale per gli automobilisti di Vietri, della Divina e non solo, arteria principale per il collegamento alla vicina Salerno e tratta dal panorama mozzafiato l’ex statale 18 è, da sempre, oggetto di discussioni e malumori generali a causa della sua labile sicurezza.
Più volte chiusa totalmente al traffico per opera di frane e cedimenti del costone roccioso che inevitabilmente hanno bloccato l’intera carreggiata provocando caos ed ingorghi, nonché disagi per chi quella strada la percorre ogni giorno, l’ex statale 18, che unisce Vietri a Salerno, non riesce proprio a trovare “la pace”.
Ultimo colpo di scena, in ordine di tempo, è stato inferto dalla chiusura la traffico per entrambi i sensi di marcia, dello scorso lunedì 25 aprile, provocata stavolta da un’oscillante lamiera arrugginita che penzolava dal costone roccioso per opera di raffiche di vento forti.
Fortunatamente riaperta dopo qualche ora, grazie all’intervento degli organi competenti, la strada è ancora in balia della onde, o meglio delle frane per la sua messa in sicurezza.
Da sottolineare la morfologia della tratta, rocciosa e di certo poco affine alle necessità di un traffico automobilistico crescente e dinamico. Un nodo che nonostante arrivi spesso al pettine non si riesce a sciogliere del tutto, insomma l’ex statale 18 è una vera e propria gatta da pelare, ma chi è che se ne occupa e cosa bisogna ancora fare per la sua messa in sicurezza?
Molti sono i lavori che si sono susseguiti nel corso degli ultimi tempi, come la pulizia di piante e arbusti sporgenti (operazione svolta in pieno giorno con tanto di semaforo e blocco di una carreggiata per quasi una settimana) e il fissaggio delle reti contenitive per limitare la caduta di massi e detriti.
Lavori indispensabili ma pur sempre troppo poco efficaci. Quel che si evince, attraversando il tratto di strada interessato, è una cattiva manutenzione a monte, infiltrazioni d’acqua lungo il manto roccioso e poca pulizia quotidiana.
Intanto, alla luce degli ultimi avvenimenti la Procura di Salerno ha aperto un’inchiesta per chiarire eventuali responsabilità, a partire dai vari collaudi fino ad arrivare alla pericolosità effettiva delle frane più imponenti.
Non ci resta che attendere gli esiti, dunque, sognando una strada libera da pericoli e “sicura da ogni turbamento”
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