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Viaggio settimanale nel Cilento, alla riscoperta di un Patrimonio

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Viaggio settimanale nel Cilento, alla riscoperta di un Patrimonio

Viaggio nel Cilento intraprende un percorso segnato dal tempo, dalle antiche masserie, dai boschi secolari, dalle rovine greche attraverso sapori dimenticati, profumi e piccoli scorci di vita quotidiana. Ogni settimana andremo in un luogo per scoprire la nostra terra

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Un viaggio che porta il lettore sui sentieri dei nostri nonni. Un percorso che rivaluta i tesori nascosti che questa terra di rara bellezza custodisce gelosamente. Con due obiettivi. Il primo far conoscere il Cilento a chi ancora non l’ha visitato. Il secondo far apprezzare il Cilento a chi lo vive quotidianamente, e che, robabilmente distratto dalla familiarità dei paesaggi, non ha compreso ancora l’effettivo valore di un luogo secondo a nessuno.viaggio

Chi ha girato il mondo potrà scoprire come il nostro territorio sia intriso di fascino. Al pari dei più rinomati luoghi del turismo internazionale. I tortuosi torrenti che svaniscono in profonde e incantevoli gole, arsi d’estate e ribelli d’inverno. Le grotte carsiche o marine, che si snodano in suggestive gallerie sotterranee. Conosciute già in età preistorica. I borghi abbandonati nei primi del ‘900, rimasti come istantanee in bianco e nero. La friabile costa ed il cristallino mare che la circonda.

Ed ancora i maestosi templi del 660 a.C. che aprono le porte del Cilento a chi proviene da nord. Così come comparvero a Johann Wolfgang von Goethe durante il suo “Viaggio in Italia”: “Finalmente, incerti, se camminavamo su rocce o su macerie, potemmo riconoscere alcuni massi oblunghi e squadrati, che avevamo già notato da distante, come templi sopravvissuti e memorie di una città una volta magnifica”.

Ed ancora Velia, la Certosa di Padula, Punta Licosa, il Monte Gelbison, l’oasi di Morigerati. Acciaroli, Pioppi, Agropoli, Castellabate. I borghi di Roccagloriosa, Pollica, Rocca Cilento, Camerota. E poi ancora luoghi quasi del tutto sconosciuti. Il Santuario rupestre di San Mauro a Capizzo, la grotta e la risorgenza dell’Auso. La valle dei mulini a ridosso di Stio Cilento.

E del Cilento non dimentichiamo il suo Parco. Dall’estrema ampiezza ed eterogeneità del territorio, è un luogo unico nel suo genere. Parco dal 1991, dal 1997 Patrimonio dell’Unesco, Riserva della Biosfera dal 1998. Ingloba le aree marine protette di Santa Maria di Castellabate e Punta degli Infreschi oltre ad otto comunità montane. Dal 2010 è il primo parco nazionale italiano a diventare Geoparco.

Tutto ciò basta per iniziare il viaggio?

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