Felitto è un suggestivo borgo medioevale che conserva ancora mura e torri di guardia. Nel suo territorio ci sono le suggestive Gole del Calore
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Felitto è un borgo medioevale che conserva ancora le mura e torri di guardia. Topograficamente è tra la parte alta della valle del fiume Calore e la SS 488. È posizionato su una lunga e frastagliata costa montuosa la cui maggiore altura è rappresentata dal Monte Chianiello. Il nome deriva probabilmente da Fiix (felce) o da filictum, luogo ricco di felci. Per la prima volta lo troviamo menzionato in una bolla di Papa Celestino III nel 1191. Ha subito varie dominazioni nel corso dei secoli. Destino di un po’ tutti i comuni del Cilento. Dai Sannazzaro di Pavia, ai Sanseverino, ai Carafa. Inoltre dal punto di vista storico bisogna ricordare che Felitto giocò un ruolo importante durante il Risorgimento.
Il territorio comunale è attraversato dal fiume Calore. Dalla foce ad arrivare a mare si incontrano cinque Gole del fiume. La prima a Piaggine, la seconda a Valle dell’Angelo, la terza a Laurino. Le ultime due si trovano nel comune di Felitto. La quarta in località Remolino e la quinta sotto una rupe a picco sulla cui sommità è situato il paese. Tra le cinque sicuramente la più suggestiva è quella in località Remolino. Infatti qui le gole sono incastonate in una profonda vallata a picco sul fiume e rappresentano un paesaggio ancora integro nella sua selvaggia bellezza.
In questi 120 ettari di terreno protetto ci sono affascinanti ed alte pareti rocciose a strapiombo sul fiume. Unite alla persistente umidità ed alla la scarsa luce del sole hanno determinato particolari condizioni climatiche che hanno reso possibile lo sviluppo e la sopravvivenza di particolarissime specie rarissime ed in alcuni casi autoctone. Ma anche dal punto di vista faunistico la zona è molto ricca: la poiana, il gheppio, la ghiandaia, il martin pescatore, il passero solitario. Non è raro avvistare l’astore. E poi la lontra che si aggira, invisibile all’uomo, fra queste gole che le offrono dimora e riparo.
Da quest’area è possibile incamminarsi per vari percorsi attrezzati con vari gradi di difficoltà.
Molto suggestivo il percorso che tocca il ponte medievale in pietra situato a valle di Felitto fino ai confini con il territorio di Magliano Vetere. Più facile il sentiero che costeggia la destra del fiume. Porta al ponte di Pretatetta, formato da massi franati dal monte, che si sono incastrati fra le due sponde, formando un ponte naturale. Qui il letto del fiume si stringe al punto che allargando le braccia è possibile toccare le due sponde.
Prima di andare via non potrete fare a meno di gustare un piatto di fusilli felittesi. Questi vengono prodotti con l’ausilio di un sottile ferretto e con semplici ingredienti, quali: semola di grano duro, uova e poco olio extra vergine di oliva. Si presenta come un maccherone forato di lunghezza variabile (superiore ai 20 cm) e di spessore ridotto (massimo 24 mm) di colore giallo più o meno intenso. Vi è anche una rinomata sagra ad agosto che attira molte persone. Inoltre il prodotto è riconosciuto dalla Regione Campania nel Registro dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali.
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