Home Attualità Venezuela: tutti devono sapere

Venezuela: tutti devono sapere

0
Venezuela: tutti devono sapere

Sono giorni di scontri per il Venezuela questi. I cittadini stanchi hanno deciso di scendere in piazza e dire basta!

venezuelaIn Venezuela tira aria di “rivoluzione”, in questi ultimi giorni. Con il passare delle ore, le manifestazioni si sono moltiplicate e sono aumentate d’intensità. Tanti i manifestanti che hanno deciso di scendere per le strade e dire basta. La maggior parte sono studenti, giovani che  chiedono un cambiamento per loro stessi e per la nazione intera. I motivi del loro disagio sono vari: i problemi economici, a cominciare dall’inflazione che supera il 50% e dai beni di largo consumo che scarseggiano, per non parlare del dilagare della criminalità. Tensione altissima in Venezuela dove le proteste contro il presidente Nicolas Maduro, erede di Hugo Chavez, sembrano non volersi placare. La replica di Maduro non si fa di certo attendere e accusa gli oppositori di volere tentare “un colpo di Stato”. In piazza scendono anche i militari e le manifestazioni “pacifiche” diventano veri e propri scenari di guerra. Si contano già diversi morti, 5 studenti che hanno perso la vita col sogno di vedere il proprio paese “libero”. La parola libertà da troppo tempo ha smesso di esistere nel paese di Simon Bolivar, rivoluzionario venezuelano che contribuì all’indipendenza di vari stati, tra i quali il Venezuela stesso. Oggi il popolo venezuelano non sopporta più la retorica di regime, l’occupazione dello Stato e la gestione senza trasparenza alcuna dei fondi pubblici. Eppure tutto tace, nessuno parla di quanto realmente stia accadendo lì. Il governo ha oscurato tutti i siti d’informazione, per tentare di soffocare e arginare le proteste. Così i social network diventano finestre sul mondo intero: tutti devono sapere. Centinai di video, immagini, slogan corrono veloci in rete. Twitter ed Instagram vengono utilizzati dai manifestanti per darsi appuntamento nelle piazze. Oggi 17 febbraio, scenderanno in piazza tutti a manifestare. “Unidos por la Paz” dice uno slogan. #17f, questo l’hashtag per seguire gli aggiornamenti in diretta. Tanti i messaggi di supporto da parte di ragazzi di altre nazioni, tutti indignati per quanto sta accadendo. Grazie al web è stato possibile formare una “cadena humana”, tante mani virtuali che si tengono strette. Il Venezuela non è solo. “Si hoy no luchas, mañana no llores”.