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Venerdì 3 ottobre Nocera ricorda Domenico Rea

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Venerdì 3 ottobre Nocera ricorda Domenico Rea

Il grande scrittore Domenico Rea verrà ricordato leggendo alcune sue opere

[ads2]Ricorrendo il ventennale della morte di Domenico Rea (26 gennaio 1994), l’Osservatorio Politiche Giovanili di Nocera, con il patrocinio della Città di Nocera Inferiore e con la collaborazione dell’Associazione teatrale “La Quarta Scena” e dell’Azione Cattolica di S. Maria del Presepe, ha organizzato una serata in ricordo del grande scrittore “nocerino” che si terrà venerdì 3 ottobre, alle ore 20, presso la Corte della Casa Comunale.

domenico reaLa serata sarà scandita da letture tratte dagli scritti dell’autore, intervallate da un’intervista a Federica Catalano, studiosa e autrice di una tesi di laurea su Domenico Rea. Interverrà inoltre Lucia Rea, figlia del compianto scrittore.

Questo evento, che si colloca all’interno di una serie di appuntamenti in ricordo di Rea e all’interno del cartellone di attività culturali promosse dall’Amministrazione comunale insieme alle associazioni del territorio, ha come obiettivo primario quello di onorare nel miglior modo possibile la memoria di uno dei più grandi scrittori contemporanei (vincitore del premio Strega con il romanzo “Ninfa Plebea”) e di celebrare il suo forte legame con l’Agro nocerino-sarnese, più volte richiamato nei suoi scritti. Inoltre, le associazioni che hanno aderito a quest’iniziativa sperano che questo sia il modo più opportuno per diffondere le opere e la personalità di Rea presso le nuove generazioni.

Con l’augurio che Nocera e le altre città del nostro Agro possano ancora ospitare persone del calibro di Domenico Rea, tutti i cittadini sono invitati a partecipare all’evento, per poter tuffarsi nel passato e riscoprire le proprie radici.

“Cantavano al Bùvero, il borgo dove abitava Nunziata, una sarta del quartiere militare, a Sperandei, a Liporta, al Mercato, alla Rèndola, a Pietraccetta, a Capofioccano, a Capocasale, al Casale del Pozzo, al Casale Nuovo fino alla Marrata dove abitava Nannina. Tanti grossi borghi popolari, che si sarebbero potuti considerare veri e propri quartieri”. (tratto da Ninfa Plebea, D. Rea)