Home Attualità Variante urbanistica di Matierno, l’ordinanza del Tar in Consiglio Comunale

Variante urbanistica di Matierno, l’ordinanza del Tar in Consiglio Comunale

0
Variante urbanistica di Matierno, l’ordinanza del Tar in Consiglio Comunale

La sentenza del Tar ordina in modo perentorio alla Giunta comunale di pronunciarsi in merito alla variante urbanistica di Matierno proposta dalla ditta Frales

La “querelle” relativa alla variante urbanistica di Matierno torna ad essere oggetto di discussione in Consiglio Comunale a Salerno.

Il sesto punto all’ordine del giorno della seduta di domani riguarda una sentenza del Tar che è giunta proprio qualche giorno prima della riunione dell’assise.  Il tribunale amministrativo ha ordinato in modo perentorio al Consiglio di pronunciarsi in merito alla vicenda relativa alla variante urbanistica per l’allargamento di una attività commerciale a Matierno, proposta dalla ditta Frales.

La variante prevede la trasformazione di un’area da residenziale a industriale per ampliare l’azienda Frales. Dopo un rimpallo tra commissione e consiglio durato quasi due anni l’Amministrazione è tenuta a mettere la parola fine al provvedimento. Il TAR ha accolto il ricorso presentato da Matilde Nardoianni, nella qualità di legale rappresentante della Ditta Individuale “Frales”.

La sentenza del Tar

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania sezione staccata di Salerno (Sezione Prima) ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 698 del 2017, proposto da: Matilde Nardoianni, nella qualità di legale rappresentante della Ditta Individuale “Frales di Nardoianni Matilde”, rappresentato e difeso dall’avvocato Marcello Fortunato, con domicilio eletto presso il suo studio in Salerno, via Ss Martiri Salernitani N. 31; contro Comune di Salerno, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dagli avvocati Maria Grazia Graziani, Aniello Di Mauro, con domicilio eletto presso lo studio Maria Grazia Graziani in Salerno, via Roma Palazzo di Città; per l’annullamento per la declaratoria di illegittimità del silenzio illegittimamente serbato sull’istanza depositata dalla ricorrente in data 06.08.2013, con la quale è stato richiesto “l’avvio del Procedimento Unico per impianto produttivo di beni/servizi”, volto all’“ampliamento di un opificio … per la modifica dell’att. produttiva di laboratorio di tappezzeria e cucito nella Categoria Funzionale D1 con destinazione d’uso DP/2” ovvero sulla diffida a concludere il procedimento del 04.04.2017;
ovvero per la declaratoria dell’obbligo della P.A. a provvedere sulla predetta istanza e sul successivo atto di diffida del 04.04.2017 con atto espresso e motivato. Visti il ricorso e i relativi allegati; Visto l’atto di costituzione in giudizio di Comune di Salerno; Viste le memorie difensive; Visti tutti gli atti della causa; Relatore nella camera di consiglio del giorno 26 settembre 2017 il dott. Maurizio Santise e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale; Considerato che la ditta ricorrente ha contestato il silenzio inadempimento serbato dal Comune di Salerno in relazione all’istanza del 6.8.2013, con la quale è stato chiesto l’avvio del procedimento unico volto all’ampliamento di un opificio; Considerato che, con verbale n. 3 del 29 luglio 2015, si è conclusa favorevolmente la conferenza di servizi convocata per delibare l’accoglimento o meno dell’istanza;
Considerato che il Consiglio Comunale, pur avendo, con delibera n. 30/2017, ritirato dall’ordine del giorno la proposta di variante al Piano Urbanistico Comunale valutazione sul predetto procedimento, non ha, tuttavia, adottato un espresso provvedimento in proposito; Considerato che anche la nota n. 157431/2017 adottato dallo Sportello Unico del Comune di Salerno non può essere considerata un provvedimento di conclusione del procedimento; Ritenuto, pertanto, doversi accogliere il ricorso, dovendo il Comune adottare il provvedimento di conclusione del procedimento entro 30 giorni dalla notificazione/comunicazione della presente sentenza, nominando fin da ora il Commissario ad Acta, nella persona del Prefetto di Salerno, che provvederà, eventualmente, in sostituzione dell’amministrazione inerte;
Ritenuto doversi compensare le spese di lite della presente giudizio in considerazione delle ragioni che hanno condotto alla presente decisione. P.Q.M. Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania sezione staccata di Salerno (Sezione Prima), definitivamente pronunciando sul ricorso, come in epigrafe proposto, condanna il Comune ad adottare il provvedimento di conclusione del procedimento entro 30 giorni dalla notificazione/comunicazione della presente sentenza, nominando fin da ora il Commissario ad Acta, nella persona del Prefetto di Salerno, che provvederà, eventualmente, in sostituzione dell’amministrazione inerte. Spese compensate. Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall’autorità amministrativa.
Così deciso in Salerno nella camera di consiglio del giorno 26 settembre 2017 con l’intervento dei magistrati: Francesco Riccio, Presidente Maurizio Santise, Primo Referendario, Estensore Valeria Ianniello, Referendario L’ESTENSORE IL PRESIDENTE Maurizio Santise Francesco Riccio IL SEGRETARIO.