È uscito allo scoperto Valerio Agnoli, il ciclista che ieri, giovedì 15 maggio, durante la tappa del Giro d’Italia da Sassano a Montecassino ha gridato “Terroni” durante il passaggio della Corsa Rosa nel centro abitato di Nocera Inferiore, in provincia di Salerno
Il video, realizzato con uno smartphone da uno degli spettatori della corsa, ha fatto il giro del web; l’atleta del team Astana, ha confessato di essere lui il “colpevole” e ha fornito la sua versione dei fatti.
Valerio Agnoli, originario di Alatri, nel Lazio, si è spiegato sul social network Facebook in un post pubblico: “Purtroppo si è sentita solo quella parola, ma non volevo offendere nessuno. Ce l’avevo con i miei compagni che mi chiamano “Terrun”. Proprio a loro stavo dicendo “Mi son terrone”. Non volevo offendere nessuno, sono molto legato al Sud. Soprattutto a Messina, terra del mio compagno Vincenzo”.
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Valerio Agnoli, che in chiusura di post, si è riferito a Vincenzo Nibali, ha spiegato, dunque, come siano andate le cose secondo lui: insomma si sarebbe trattato solo di un equivoco spiacevole.