Oggi, presso il Comune di Salerno, la Ministra dell’Istruzione, Università e Ricerca Valeria Fedeli ha presenziato al convegno sulla cultura della parità di genere, un lavoro che coinvolge ragazzi e ragazze delle scuole
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Valeria Fedeli, Ministra (come desiderava essere chiamata) dell’Istruzione, Università e Ricerca, è arrivata al Palazzo di Città questa mattina in occasione del convegno sulla cultura della parità di genere, per presentare i risultati di un progetto che coinvolge alcune scuole medie inferiori di Salerno.
Si tratta del progetto “Conoscere formare per cambiare”, voluto dall’Associazione “In Movimento”, che si è occupato di diffondere tra gli studenti i concetti di parità di genere, inclusività e ed uguaglianza. Sono stati riportati degli interessanti risultati, accreditati da diversi studi sociologici.
Presenti, oltre alla Ministra Valeria Fedeli, anche la vicesindaca Eva Avossa, il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Salerno Aurelio Tommasetti, dirigenti scolastici di alcuni istituti salernitani tra cui il Rita Levi Montalcini, la presidente dell’Osservatorio OGEPO M.Rosaria Pellizzari, ed anche alcune associazioni come la famosa “Se non ora, quando?”
I ragazzi hanno preso il microfono e letto le proprie considerazioni, contenute in un piccolo opuscolo distribuito nel Salone dei Marmi, ed alcuni erano visibilmente toccati ed emozionati da tale esperienza. Hanno potuto apprendere l’importanza di alcuni vocaboli come stereotipo o discriminazione, ed alcuni hanno riportato visibili cambiamenti nel carattere e nella fiducia di sè perchè hanno imparato ad entrare in contatto con le proprie emozioni.
Salerno per il cambiamento culturale
È stata ribadita l’importanza della diffusione di una cultura della parità di genere fin dalla Scuola dell’Infanzia, e grazie alla coordinazione della scuola, della famiglia e delle reti associative, in modo che Salerno diventi una città educativa.
È necessario un cambiamento culturale che coinvolga ogni elemento della società, in modo da sviluppare una cittadinanza attiva, che crei i presupposti per una conoscenza di base, permettendo di gettare le fondamenta per un nuovo sistema di valori. A tal proposito l’educazione è appannaggio anche delle scuole.
Sono stati trattati temi come il bullismo e la violenza sulle donne, ma anche di come il pregiudizio e lo stereotipo influenzino i comportamenti di ciascuno, impedendo la libertà individuale.
Secondo la Ministra, sinceramente entusiasta per l’impegno profuso dai piccoli studenti salernitani, ha detto: ” La conoscenza è fondamentale per la formazione di un pensiero critico, e la creazione di una nuova cultura, che non sia solo nozionismo ma che faccia andare alla radice di tutto”. [ads2]