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Usura e omissioni, sequestrata la villa di un indagato ad Agropoli

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Usura e omissioni, sequestrata la villa di un indagato ad Agropoli

L’operazione “Golden Hand” ha portato al sequestro di una villa ed altri beni di un soggetto indagato per usura: 290.000 euro di proventi illeciti e nessun reddito dichiarato

I finanzieri della Compagnia di Agropoli, coordinati dalla Procura di Vallo della Lucania, hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla “confisca per equivalente”, emesso dal GIP nei confronti di una persona già oggetto di indagini per usura ed abusivo esercizio di attività finanziaria, culminate nel 2013 con l’esecuzione della misura cautelare dell’obbligo di dimora nel Comune di Agropoli.

Le investigazioni svolte dalle Fiamme Gialle di Agropoli, coordinate dal procuratore Giancarlo Grippo e dal sostituto procuratore Valeria Palmieri, avevano portato alla denuncia di 7 persone ed erano originariamente derivate dallo sviluppo di attività informative sul conto del principale indagato che, pur non avendo mai dichiarando redditi, ostentava un tenore di vita particolarmente agiato, utilizzando stabilmente autovetture di grossa cilindrata, tra cui una Mercedes ed una Jaguar, rilevando imprese ed effettuando, anche attraverso i suoi familiari, significativi investimenti immobiliari nel Comune di Agropoli (SA).

usura

Tali investigazioni, condotte inizialmente attraverso l’esecuzione di meticolose indagini, hanno permesso di identificare una serie di soggetti che hanno intrattenuto assidui rapporti finanziari con l’indagato (apparsi da subito anomali, in ragione del mancato svolgimento di qualsivoglia attività lavorativa o imprenditoriale da parte di quest’ultimo).

Le attività d’indagine successive hanno permesso di acquisire ulteriori e concreti elementi di riscontro, a conferma dell’attività usuraria svolta dal soggetto nonché, in concorso con altre 2 persone, dell’abusivo esercizio di attività finanziaria; inoltre, altre 4 persone sono state segnalate alla Procura per il reato di favoreggiamento personale.

Nel mese di novembre 2012, il principale indagato era stato già destinatario, unitamente a numerosi suoi familiari, di una misura di prevenzione patrimoniale, disposta dal Tribunale di Salerno ed eseguita dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza nell’ambito dell’operazione “GOLDEN HAND”; le indagini svolte dalla Guardia di Finanza di Agropoli hanno poi ulteriormente confermato le risultanze investigative già emerse nel corso delle investigazioni patrimoniali.

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Nei confronti del soggetto, tale misura di prevenzione è stata successivamente confermata nel mese di dicembre 2013, con l’emissione del provvedimento di confisca. Le attività di polizia economico-finanziaria condotte dai Finanzieri sono proseguite con l’esecuzione di una verifica fiscale nei confronti del soggetto, giungendo al recupero a tassazione dei proventi illeciti da lui conseguiti attraverso l’attività usuraria e di abusivo rilascio di prestiti – quantificati in 290.000 euro nel triennio 2009-2011.

Successivamente, sulla scorta dei risultati delle attività ispettive, che hanno portato alla denuncia del soggetto anche per omessa presentazione della dichiarazione dei redditi, il GIP di Vallo della Lucania ha disposto un sequestro preventivo “per equivalente”, che è stato eseguito su una lussuosa villa di proprietà del soggetto (sita nel Comune di Agropoli), secondo la norma introdotta con la legge finanziaria per il 2008, che estende anche ai reati tributari la “confisca per equivalente”.