Universiade: gli azzurri nella giornata dedicata alla scherma conquistano il medagliere al Palaunisa
L’ultima giornata dedicata alla Scherma ha regalato all’Italia altre due medaglie d’oro: una per il fioretto maschile, l’altra per la sciabola femminile.
Chiusura con il botto quella di ieri pomeriggio per la Nazionale italiana, che è riuscita a mandare in visibilio gli spalti del PalaUnisa di Baronissi per due volte di seguito e facendo suo il medagliere Universiade 2019. Tredici le medaglie conquistate, di cui cinque d’oro, tre d’argento e cinque di bronzo.
L’Italia dei fiorettisti, che ha schierato l’oro individuale Damiano Rosatelli, l’argento Guillaume Bianchi e Francesco Ingargiola, ha esordito nel tabellone da 16 con la vittoria per 45-11 sull’India, nel corso dell’Universiade, per poi battere Cina e Russia rispettivamente ai quarti e in seminale, fino ad arrivare alla tanto attesa sfida finale contro la Corea.
Alle ore 17 in punto le due squadre sono salite in pedana per una lunga e intensa sfida, tra colpi di fioretto e affondi clamorosi, ma che ha premiato la preparazione e la determinazione azzurra, concludendosi con un secco 45-22.
“Gareggiare in casa, davanti al pubblico tricolore, rappresenta un’emozione davvero unica” – dichiara Rosatelli, al termine della competizione. “Prossimi appuntamenti? Prima di tutto ci concederemo una bella vacanza, poi cominceremo la preparazione olimpica” -continua Ingargiola- . “Avversari forti sì, ma noi non molliamo“- conclude Bianchi.
Alle ore 18 è il turno della sciabola femminile. Lucia Lucarini (reduce dall’argento individuale), Michela Battiston (bronzo lo scorso sabato) e Rebecca Gargano salgono in pedana per sfidare la temuta Francia. L’Italia, dopo l’ardente scontro, supera la Francia 45-41.
“Tra le gare più belle che abbia mai fatto” dichiara Lucarini. “Ero molto emozionata“ rivela Battiston. “Il pubblico ci ha caricate tanto. Sono, anzi siamo troppo felici. Un oro davvero inaspettato perché l’avversario francese è molto temuto. Portiamo a casa il medagliere con grande orgoglio“.