Questa mattina presso Piazza Amendola si è svolta la cerimonia per onorare la Giornata delle Forze Armate e dell’Unità d’Italia. Sfilata ed omaggi musicali
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Unità d’Italia e Giornata delle Forze Armate, la 98°. Due importanti ricorrenze celebrate nel medesimo giorno in tutto il Paese. Ed anche a Salerno si è svolta una manifestazione per ricordare l’importanza delle Forze dell’Ordine e della sicurezza nazionale.
Presenti in Piazza Amendola, adiacente al Comune, tutte le più alte cariche delle Amministrazioni Comunali di Salerno e provincia, nonchè i reparti di tutte le Forze Armate come: Esercito, Marina Militare, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Municipale e Penitenziaria, sezione militare della Croce Rossa, e Vigili del Fuoco.
Presenti anche gruppi dei Medaglieri dei Reduci dei diversi reparti, nonchè partigiani, e tutti insieme hanno mostrato con fierezza la propria presenza dinanzi non solo alle autorità, ma anche ai Gonfaloni.
La cerimonia è cominciata con le liturgie militari come l’Alzabandiera ed il saluto al prefetto della Polizia di Salerno Salvatore Malfi. A seguire, è stata data lettura del messaggio del Presidente della Repubblica, che elogiava le Forze Armante per: “l’unità, il contributo alla sicurezza nazionale, la difesa della vita dei cittadini e all’aiuto in casi drammatici come il terremoto del Centro.
Si devono ricordare anche quelle divisioni militari che prestano i propri servizi nelle missioni umanitarie dentro e fuori i confini dell’Italia, in mare oppure per l’immigrazione, per la salvaguardia dei diritti e della pace in tutto il mondo”.
A seguire anche la lettura del messaggio del Ministro della Difesa, letto dal Capitano della Capitaneria di Porto Gaetano Angora, e della Preghiera per la patria.
La solennità dell’evento è stata infine suggellata da un piccolo omaggio musicale della Famiglia Gibboni, che si è esibita in un brano chiamato “Luce nel Mondo”, contenuto nel loro ultimo album “The secret garden”, ma anche in opere sinfoniche note come una tratta da Le Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi, e l’aria tratta dalla Turandot, “Nessun Dorma”. [ads1]