Domani il contest dedicato ai giovani musicisti delle scuole superiori. Ciro Caravano dei “Neri per Caso” premierà i vincitori
Gran finale dedicato alla musica.
Ciro Caravano dei Neri per Caso domani mattina (venerdì 16 febbraio), alle ore 12, nel Teatro di Ateneo premierà i vincitori del contest dedicato ai giovani musicisti delle scuole superiori che hanno partecipato alla 14esima edizione di UnisaOrienta.
Un gran finale all’insegna della musica domani per l’evento dedicato all’orientamento degli studenti degli istituti d’istruzione superiore, promosso ogni anno dal Centro d’Ateneo per l’Orientamento e il Tutorato (Caot) dell’Università di Salerno in collaborazione con i sedici Dipartimenti dell’Ateneo. Ancora una volta ad inaugurare la giornata sono stati gli studenti: oggi il campus di Fisciano ha accolto altre 1300 future matricole giunte da Sant’Angelo dei Lombardi, Avellino, Scafati, Roccapiemonte, Castel San Giorgio, Nocera Inferiore, Teggiano, Mercato San Severino, Montecorvino Pugliano, Maiori, San Giuseppe Vesuviano, Castellammare di Stabia, Benevento, Montesarchio, Palma Campania e Potenza.
Ad aprire l’incontro è stato Aurelio Tommasetti, il Rettore dell’Università di Salerno: “L’ospite di oggi è Matteo Casale, persona che interpreta meglio di tutti lo spirito del nostro ateneo. Da sempre in magistratura, per molti anni ai vertici e poi la scelta di fare un pezzo di strada con la nostra Università. È una persona che con determinazione, umiltà e competenza sovrintende a tutta una serie di processi delicatissimi: 2400 dipendenti, 40mila studenti. Capirete quanto può essere complicato. Per noi il rapporto tra università e scuola è decisivo. Molti dei mali di questo paese sono dovuti alla scarsa considerazione che si ha del mondo della scuola, invece è straordinariamente importante. UnisaOrienta è dunque strategica perché vi fa vivere un’esperienza, un frammento di che cosa è la nostra realtà. Siamo il primo ateneo del centro sud per ricerca e qualità ed è entrato prepotentemente nelle classifiche internazionali”.
Matteo Casale, Capo di Gabinetto del Rettore dell’Università degli Studi di Salerno e già presidente della Corte di Appello di Salerno, nel ripercorrere la sua carriera ha rimarcato il valore aggiunto dell’ateneo salernitano: “Magistrato in pensione, mi sono dedicato con piacere all’Università. Da giovane sono stato cultore della materia. Poi dopo anni in magistratura sono tornato volentieri. Questa manifestazione mi riempie di gioia. L’esperienza all’Università mi da’ la possibilità di essere testimone di una cosa importante: qui si bruciano le tappe grazie alla trasparenza ed alla legalità applicata”. Prendendo a prestito le parole del procuratore Lembo, intervenuto ieri mattina ad UnisaOrienta, Casale ha chiuso il suo intervento ribadendo che “la cultura è il vero unico margine alla criminalità”.
Con la professoressa Rosalba Normando, delegata del Rettore all’Orientamento degli studenti hanno accolto le future matricole il direttore del Dipartimento di Scienze Politiche Sociali e della Comunicazione, il professor Annibale Elia, e la professoressa Rita Patrizia Aquino, direttore del Dipartimento di Farmacia. Elia ha detto: “Il rettore ha ricordato che la nostra Università si basa sulla ricerca. I professori studiano e sperimentano innovazione. Università significa essere al passo con i tempi, precorrere i tempi, sperimentare le novità che qualcuno giovane, magari, già intravede. Per sperimentare significa avere un atteggiamento una curiosità, una forza che permette a voi di essere gli imprenditori di voi stessi, i padroni di un progetto di vita. Noi dobbiamo darvi la possibilità di essere i protagonisti dell’innovazione. Potrete seguire le ultime tecnologie della comunicazione e potrete capire come si può fare un giornalismo legato al web ma anche scoprire ed apprendere le nuove metodologie della politica ”.
Nel suo intervento in Aula Magna, il direttore del Dipartimento di Scienze Umane Filosofiche e della Formazione, la professoressa Aquino ha illustrato le caratteristiche e le potenzialità del percorso di studio.
“Da noi si studiano i farmaci, le malattie che possono essere curate da questi farmaci, gli alimenti e le relazioni tra alimentazione e benessere. All’interno del dipartimento c’è il corso di laurea in Agraria che consente di studiare le tecnologie al servizio dell’agricoltura, la genetica al servizio dell’agricoltura. Oggi respiriamo un bel clima di festa; vi voglio raccomandare due cose: passione e competenza”.