Nona università in Italia e 120° al mondo per l’attenzione ai criteri di sostenibilità ambientale: Unisa conferma la propria crescita anche in soluzioni “eco-friendly”
Giunge alla sua XI edizione la più accreditata indagine di valutazione della Sostenibilità delle Università del mondo. Pubblicata la classifica UI GreenMetricWorld University Rankings 2020, i cui risultati sono stati resi noti proprio in queste ore e riguardano anche Unisa.
Lo studio GreenMetric è elaborato annualmente dall’Università dell’Indonesia (UI) per misurare l’impegno delle istituzioni accademiche, a livello mondiale, nello sviluppo di soluzioni universitarie “eco-friendly”, nella promozione di politiche di rispetto e salvaguardia dell’ambiente e di più ampia attenzione alla sostenibilità delle tre missioni degli atenei.
L’Università di Salerno, nell’indice generale che quest’anno contempla circa 1000 istituzioni accademiche (800 lo scorso anno), si posiziona al 120° posto tra le università del mondo e al 9° posto in Italia.
Sono sei gli indicatori presi in esame da GreenMetric in ogni rilevazione annuale: Ambiente e Infrastrutture, Energia e Cambiamenti Climatici, Rifiuti, Acqua, Trasporti, Educazione. L’indagine analizza ciascuna di queste sei dimensioni attraverso specifici item. Il punteggio massimo ottenibile, considerati tutti gli item utilizzati, è di 10.000 punti. UNISA, con i suoi 7.325 punti (500 in più rispetto allo scorso anno), ha raggiunto quest’anno il massimo ottenibile su 15 dei 39 item totali.
Pertanto, le “eccellenze di UNISA in Sostenibilità” per il 2020, ovvero gli ambiti in cui l’Ateneo ha mostrato una performance particolarmente positiva, sono: presenza di infrastrutture green nei campus; attuazione di un programma di smart building; efficiente rapporto tra produzione di energia rinnovabile e consumo totale annuale di energia; implementazione di bioedilizia; attuazione del programma di riciclo per rifiuti universitari; attuazione del programma per ridurre l’uso di carta e plastica nel campus; trattamento dei rifiuti organici, inorganici e tossici; politiche di gestione dell’uso dell’acqua; politica Zero Emission Vehicles (ZEV) nei campus; iniziative sui trasporti per diminuire veicoli privati nei campus; politica pedonale nei campus; impegno per la sostenibilità nell’ambito della didattica, della ricerca e della terza missione; attivismo delle organizzazioni studentesche per la sostenibilità ambientale e aggiornamento costante del sito web dedicato alla sostenibilità ambientale.
“Il nostro Ateneo è un ecosistema in contatto vitale con il mondo circostante – ha dichiarato il Rettore Vincenzo Loia. – I campus di Fisciano e Baronissi, con la presenza importante del “verde”, hanno inscritta nel proprio DNA la dimensione della Sostenibilità. Col tempo si stanno trasformando sempre più in due polmoni green, in grado di essere autosufficienti energeticamente, di gestire in modo sempre più attento le risorse idriche e il ciclo dei rifiuti, nonché di sensibilizzare la nostra comunità sulla fondamentale importanza del rispetto ambientale. L’impegno che il nostro Ateneo profonde in termini di miglioramento e di riduzione dell’impatto ambientale delle proprie attività è l’esempio della missione che ci siamo posti: adottare la Sostenibilità come leva costante del nostro agire, nella consapevolezza del ruolo che essa riveste nella formazione delle future generazioni. Grazie all’attività del gruppo di docenti, personale tecnico-amministrativo e studenti impegnato sulle Politiche di sostenibilità e grazie anche all’adesione alla RUS (Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile), stiamo lavorando per migliorare le nostre performance partendo dal presupposto che al ruolo istituzionale delle Università si associa un duplice impegno: essere sostenibili dentro e promuovere la sostenibilità come modus vivendi fuori”.