Unisa, su Teams dal 28 ottobre e per cinque appuntamenti un ciclo di seminari su “CEDU e ordinamento italiano. Itinerari giurisprudenziali a 70 anni dalla firma della Convenzione europea”
Unisa. Un osservatorio privilegiato sulla Convenzione europea dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali e sull’attività della stessa Corte di Strasburgo nell’ultimo quadriennio (2016-2020), con una particolare attenzione riservata alle pronunce riguardanti il nostro Paese.
Il prossimo mercoledì 28 ottobre 2020, alle ore 15, avrà inizio il ciclo di seminari “CEDU e ordinamento italiano. Itinerari giurisprudenziali a 70 anni dalla firma della Convenzione europea” a cura della Cattedra J. Monnet “Judicial Protection of Fundamental Rights in the European Area of Freedom, Security & Justice” (Chair Holder, Professoressa Angela Di Stasi) e dell’Osservatorio sullo Spazio europeo di libertà, sicurezza e giustizia (www.slsg.unisa.it) presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche (Scuola di Giurisprudenza) dell’Università degli Studi di Salerno.
In ottemperanza alla normativa vigente per contenere il contagio da Covid-19, tutti gli incontri si terranno in modalità rigorosamente “a distanza” sulla piattaforma Microsoft Teams e saranno rivolti a studiosi di formazione accademica ma anche ad operatori del diritto, con possibilità per gli avvocati di ottenere il riconoscimento di tre crediti formativi.
Ad aprire i lavori del primo seminario intitolato “Diritti, divieti e dignità della persona” saranno gli indirizzi di saluto del Magnifico Rettore UNISA, Prof. Vincenzo Loia, e del Direttore del Dipartimento di Scienze Giuridiche, Prof. Giovanni Sciancalepore. Seguirà l’introduzione ai lavori a cura della Prof.ssa Angela Di Stasi, Ordinario di Diritto Internazionale e Jean Monnet Chair Holder, e del Prof. Pasquale De Sena, Ordinario di Diritto internazionale all’Università Cattolica S.C. di Milano e Segretario generale SIDI, al quale sarà affidata la presidenza dei lavori.
Interverranno: l’Avv. Anton Giulio Lana, Presidente Unione forense per la tutela dei diritti umani, con la relazione dal titolo “Migranti irregolari e Corte di Strasburgo: verso un affievolimento delle tutele?”; il Prof. Davide Galliani, Associato di Diritto Pubblico all’Università di Milano, con “Il caso Provenzano e l’individualizzazione del regime detentivo differenziato”; la Prof.ssa Angela Di Stasi su “Il diritto alla vita e all’integrità della persona con particolare riferimento alla violenza domestica; la Dott.ssa Rossana Palladino, Ricercatore di Diritto dell’UE e JM Teaching Staff Member, su “Comportamenti delle forze dell’ordine contrari al divieto di tortura o di trattamenti inumani o degradanti”.
Il ciclo di Seminari sviluppa le riflessioni già avviate nell’ambito del Volume curato dalla Prof.ssa Angela Di Stasi dal titolo “CEDU e ordinamento italiano. La giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo e l’impatto nell’ordinamento interno (2016-2020)” (edito Wolters Kluwer, CEDAM, 2020).
”Quell’elevato tasso di “sintonia” con il diritto vivente – scrive la Prof.ssa Di Stasi – che connota sempre più i decisa della Corte europea – protesa a rendere living la Convenzione europea mediante un’interpretazione evolutiva delle norme convenzionali e di quelle contenute nei Protocolli addizionali – si riflette nelle tematiche oggetto di pronuncia. Esse, accanto alle violazioni dei diritti per così dire classici, annoverano la trattazione di fattispecie non compiutamente o solo parzialmente codificate nel sistema convenzionale laddove, senza pretesa di esaustività, basti citare la tutela dell’ambiente, il regime giuridico dello status filiationis come conseguenza delle diffuse tecniche di fecondazione assistita, il contrasto e la prevenzione della violenza domestica, l’obbligo di motivazione dei provvedimenti giurisdizionali come fattore di equità del processo”
Le attività proseguiranno nei giorni 6, 12, 24 novembre, sempre alle ore 15, su “Rispetto della vita privata e familiare”, “Equo processo e garanzie procedural-processuali europee” e“Libertà e limiti al loro esercizio”.
Il ciclo di incontri terminerà con un interessante workshop dal titolo “Cedu e protezione dei diritti fondamentali nello spazio europeo. Percorsi normativi e circuiti giurisprudenziali alla prova di nuove sfide”, organizzato in collaborazione con il Gruppo di interesse SIDI “Diritti fondamentali e cittadinanza nello spazio europeo di libertà, sicurezza e giustizia”.
L’evento sarà animato da studiosi selezionati tramite call for papers promossa dal citato Gruppo di interesse e dalla Rivista scientifica on line “Freedom Security & Justice: Europea Legal Studies”.
INFO E CONTATTI: jmjudicialprotection@gmail.com