Unisa, educazione digitale e consenso al trattamento dei dati: presentato il nuovo progetto del dipartimento di Scienze Giuridiche
Lunedì 21 novembre, nell’Aula 6 del Dipartimento di Scienze Giuridiche, all’Università degli Studi di Salerno, si è tenuta la conferenza di presentazione del “Jean Monnet Module”.
“Il progetto – ha spiegato il prof. Giovanni Sciancalepore, direttore del Dipartimento di Scienze Giuridiche e project manager DECDP – è incentrato sull’Educazione digitale e consenso al trattamento dei dati e mira ad incrementare la fiducia dei cittadini europei sulla tutela della privacy nel mondo digitale L’obiettivo fondamentale è incentivare una reale conoscenza della normativa esistente in tale ambito che assicuri agli utenti di internet e soprattutto alle categorie più vulnerabili un’informazione precisa e puntuale in merito al corretto utilizzo dei loro dati personali.
Il modulo – ha illustrato il direttore – avrà una durata di tre anni: per il primo anno ci concentreremo su lezioni frontali di 70 ore totali per i nostri studenti universitari; i successivi due anni ci apriremo agli ordini professionali e agli Enti che vorranno avvicinarsi alle tematiche da noi trattate. Siamo molto soddisfatti del fatto che, grazie al mio lavoro e a quello della mia squadra, il nostro Dipartimento abbia avuto la possibilità di partecipato ad un bando internazionale, ottenendo un finanziamento riservato a quelle che sono le migliori eccellenze accademiche italiane.
Il modulo che abbiamo vinto è di grande importanza in questo particolare momento stodico. E’ sempre più pressante, infatti, – ha aggiunto il direttore Sciancalepore – la necessità di una conoscenza specifica quale presidio per una decisione libera e responsabile dell’utente, che esprima un consenso non solo “informato” ma informato e “consapevole”. In tal modo, si punta a promuovere e rafforzare il concetto di identità europea in un’ottica di cittadinanza attiva, capace di affrontare la trasformazione digitale in atto, in Europa e nel mondo”.
I saluti istituzionali sono stati affidati a Vincenzo Loia – Magnifico Rettore dell’ateneo salernitano, ad Andrea Cozzolino – europarlamentare e a Paola de Roberto, assessore alle Politiche Sociali e alle Politiche Giovanili del Comune di Salerno.
“L’Europa – ha sottolineato l’europarlamentare, Andrea Cozzolino – si impegna a diventare garante dei dati personali. Iniziative come questa presentata oggi nell’ateneo salernitano sono quanto mai fondamentali per lavorare in tal senso. Anche l’ateneo salernitano – grazie, in questo caso, al lavoro svolto dal direttore Sciancalepore e dal suo team – sta seguendo queste direttive con progetti e attività di grande rilievo e prestigio.
L’utilizzo consapevole dei propri dati personali è alla base di una partecipazione sana e sicura alla vita sociale e politica dell’Unione. Affinché ciò avvenga, è necessario implementare le competenze digitali e promuovere una alfabetizzazione mediatica su larga scala, in linea con la “Strategia Europea sui Dati”, elaborata dalla Commissione Europea nel febbraio 2020, il cui obiettivo è creare uno spazio europeo dei dati e garantire una sovranità europea digitale nel rispetto di standard di protezione internazionali pubblici e privati. L’intento della proposta è individuare le best practices necessarie alla tutela del trattamento dei dati personali nel mondo digitale, sulla scia delle disposizioni dell’Unione Europea, al fine di contenere le derive prodotte dal fenomeno della data driven innovation”.
Secondo l’assessore alle Politiche Sociali e alle Politiche Giovanili del Comune di Salerno, Paola de Roberto: “attivare un modulo Jean Monnet per l’Università di Salerno, oltre ad essere un prestigioso riconoscimento per la nostra comunità scientifica, è anche un’ importante opportunità di crescita su una tematica – oggi – di grande rilevanza. Nell’epoca dell’Internet delle cose, l’educazione digitale connessa al trattamento dei dati, e quindi alla tutela della privacy di ognuno di noi, è e deve essere sempre di più una priorità.
L’Unione Europea, soprattutto negli ultimi anni, ha fatto progressi importanti su queste tematiche. Ora urge operare insieme sia per rendere noi cittadini europei più consapevoli delle modalità di gestione e tutela dei nostri dati, sia per ampliare la ricerca e formare professionalità che sappiano mantenere aperto lo spazio europeo dei dati nel rispetto degli standard internazionali di protezione.
Grazie, quindi, al prof. Sciancalepore e al Dipartimento di Studi Giuridici della nostra Università per l’opportunità di riflessione e crescita collettiva che ci stanno offrendo e rispetto alla quale, come Amministrazione comunale, ci dichiariamo già da subito disponibili a camminare insieme”.
Nel corso della presentazione, sono intervenuti i docenti universitari: Alfonso Amendola, Francesco Buonomenna, Carla Cosentino, Giorgio Giannone Codiglione, Olindo Lanzara e il capo ufficio legislativo del Ministero dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Cerrone.
“La mia riflessione – ha rimarcato Alfonso Amendola, professore di Sociologia dei processi culturali e Internet Studies, UNISA – vuol essere un iniziale punto di raccordo su saperi, metodi e strumenti digitali inerenti la formazione e l’educazione in rapporto a contesti professionali. Le questioni (trattate dentro una chiave legate alle scienze sociali) attraverso esempi e buone pratiche, evidenziano quale potrebbe essere il ruolo e il valore delle tecnologie digitali per comprendere prospettive di lavoro, modelli di consumo e dimensioni identitarie (soprattutto verso le giovani generazioni favorendo un coinvolgimento attivo e consapevole nella nostra società)”.