Il professor Aurelio Musi, docente di Storia Moderna a Scienze Politiche, sarà l’ospite d’onore dell’evento organizzato dal Collettivo Strike Lab per presentare uno dei suoi ultimi lavori, “Freud e la Storia”
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“La storia è fatta di corsi e ricorsi” è un’espressione che, forse, abbiamo sentito più volte ripetere dai docenti. Cosa ben diversa è immaginare le analogie e le sincronie che hanno attraversato la storia, influenzando la vita: è ciò che ha fatto il professor Aurelio Musi con il suo libro “Freud e La Storia”. Il libro, che da quest’anno fa parte del materiale didattico degli studenti del primo anno, è un’analisi sui cambiamenti avvenuti nella mente dell’inventore della psicoanalisi, in seguito ad eventi personali, come la Bibbia ricevuta in regalo dal padre, oppure storici, come l’avvento del nazismo, a cui vengono affiancate riflessioni tratte da altri storici.
Il professore, oltre ad essere uno storico affermato ed un giornalista, vanta una lunga carriera all’Università degli Studi di Salerno, dove insegna Storia Moderna nel corso di laurea in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali.
Circa un anno fa, il Collettivo Strike Lab, gruppo di studenti di Scienze Politiche, aveva organizzato un altro evento a cui il professor Musi aveva partecipato: in quell’occasione si parò dei conflitti internazionali anche attraverso la testimonianza del Collettivo Handala.
“Freud e la Storia” ha incuriosito fin da subito il Collettivo Strike Lab proprio grazie al suo titolo: come mai un personaggio contemporaneo diventa oggetto di un corso di Storia Moderna? Cosa ha a che fare Freud con la Storia? A questi e a tanti altri quesiti risponderanno sia l’autore che Giuseppe Foscari, docente di Storia Dell’Europa nel medesimo corso di laurea, il 5 aprile alle ore 10.30 nell’aula Sp/4.
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