L’Unisa ha dedicato una giornata di studio ai nuovi linguaggi della comunicazione radiofonica
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Unisa – Ieri, 17 febbraio, presso la Biblioteca “A. Santucci”, si è tenuta una giornata di Studio, dalle 10 alle 18 sulla radio e la comunicazione radiofonica 2.0.
Dopo i saluti istituzionali di Annibale Elia, Direttore DSPSC dell’Università di Salerno, c’è stata una riflessione introduttiva sui primi risultati e prospettive del progetto WRI con gli interventi di Massimo Pendenza, Responsabile del Progetto WRI e di Bruno Bonu, Direttore équipe 2 del Laboratoire Praxiling UMR 5267 CNRS presso l’Université Paul Valéry Montpellier III.
La prima parte della giornata di studio ha riguardato la webradio e i nuovi strumenti del comunicare ed è stata coordinata da Paolo Diana, del DSPSC. Gli interventi sono stati i seguenti:
“Webradio e apprendimento delle lingue straniere: problematiche e prospettive“, Eugénie Duthoit, Ph.D., ENS Lyon.
“Il caso studio di Spreaker“, Dott.ssa Tonia Maffeo, Community and Content Manager, Spreaker.
“L’utilizzo dei social media nelle radio e l’emergere di nuove figure professionali radiofoniche legate ai social media“, Giovannipaolo Ferrari, DSPSC, Università di Salerno e Laboratoire Praxiling UMR 5267 CNRS, Université Paul Valéry Montpellier III.
La seconda parte della giornata, inerente le nuove forme della comunicazione radiofonica (Webradio, Social Media e Pratiche Professionali) è stata coordinata da Alfonso Amendola, Presidente di Unis@und, Webradio dell’Università di Salerno.
Ci sono stati i seguenti interventi:
“Il giornalismo radiofonico all’epoca d’Internet“, Giorgio Zanchini, Giornalista RAI e Conduttore di “Radio anch’io” – Radio1 RAI.
” Qu’apporte la radio filmée à l’information augmentée? La néo-radio entre web et ondes: pistes pour une observation comparée en France et en Italie“, Laurent Fauré, Laboratoire Praxiling UMR 5267 CNRS, Université Paul Valéry Montpellier III.
“Le Webradio italiane: primi risultati e futuri percorsi di ricerca“, Paolo Diana, DSPSC, Università di Salerno.
Unis@und, la webradio di ateneo diventa, in un contesto comunicativo difficile, un fiore all’occhiello del campus universitario.
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