Unisa: calo di immatricolazioni, Dad e Covid piegano anche lo storico Bar di Lettere
C’era una volta l’Unisa: potrebbe essere l’incipit di una bella favola, invece no, è un racconto di qualcosa di diverso. Che fine ha fatto l’Unisa, le sue manifestazioni, i suoi studenti e i suoi grandi eventi? Rimane ancora indelebile il ricordo di quel movimento studentesco e quel via vai di macchine che popolavano il campus. Dal parcheggio d’Ingegneria sempre pieno, alla volontà di voler costruire il multipiano per poter meglio accogliere l’ondata di studenti provenienti dal gran parte del Sud Italia. Che fine ha fatto tutto ciò? Quel campus così accessibile, quel fiore all’occhiello che tutti sempre ci hanno invidiato?
Assistiamo oggi ad un inesorabile declino dovuto a diversi fattori: la pandemia ha senza ombra di dubbio favorito le Università Telematiche e il connubio con la Dad e calo delle immatricolazioni ha letteralmente svuotato il campus, restituendoci oggi un recinto vuoto in cui per entrare bisogna superare dei tornelli. Misure di sicurezza all’avanguardia per un’università diventata ormai un bunker.
A testimonianza di tutto ciò è la chiusura dello storico bar di Lettere che apprendiamo leggendo una notizia riportata dalla pagina facebook Bar di Lettere Unisa: chiuso per disposizione aziendale fino a data da destinarsi. Recita così il cartellone apparso questa mattina all’ingresso del Bar. La chiusura della storica attività è un campanello d’allarme che non va sottovalutato.
La chiusura – speriamo tutti transitoria- del bar è stata annunciata anche dalla CUSL Universitaria, la cooperativa che gestisce una frequentata cartoleria nel polo umanistico. “E’ solo l’ultimo dei disagi – si legge sulla pagina Fb Cusl Unisa – che subiamo da qualche anno, siamo con voi”.
A questo punto è lecito chiedersi: che futuro si vuole dare a questa Università? Una domanda da prendere oramai in seria considerazione.