“Sotto lo stesso cielo, dove bisogna credere per riuscire ad essere. Dove la bellezza ci racconta chi siamo. E che da qui, sempre, ripartiremo!” Un inno alla speranza e un messaggio solidale ai cittadini di Baronissi
Un cuore che batte all’unisono, quello di Baronissi. Che non si ferma, non si arrende. E si stringe in un abbraccio di speranza, dove il coraggio di crederci più forte regala il suono di una melodia libera. È un viaggio fatto di silenzi, di strade vuote e passi distanti. È il nostro viaggio in una Baronissi come non l’avevamo mai vista, con le altalene ferme e le saracinesche abbassate. I parchi chiusi e le luci spente, le piazze vuote e le panchine dimenticate. Ai balconi le bandiere, gli arcobaleni dei bambini e quella primavera che è già esplosa senza avvisare e che sembra non aver voglia di aspettare.
Sono giorni difficili, contraddistinti dalle mancanze e dalla sofferenza, colorati dall’incertezza e dalle rinunce che scandiscono momenti spenti e turbolenti. C’è l’attesa, quella voglia di sorpresa. E poi la luce, dietro l’angolo, dove riscopriremo la bellezza di ogni piccola cosa, ci ritroveremo cambiati e magari migliorati. Baronissi è una grande famiglia che resiste, che si stringe e non si ferma: ha delle mani grandi, per trattenere e per afferrare, per aiutare e ricostruire. Il coraggio ci griderà nuove canzoni, disegnerà nuove occasioni. Ritroveremo i colori, sarà così bello ritrovarsi sulla stessa strada che con gli occhi pieni cancelleremo ogni distanza. Sotto lo stesso cielo, dove bisogna credere per riuscire ad essere. Dove la bellezza ci racconta chi siamo. E che da qui, sempre, ripartiremo!
Testo a cura di Sabrina Sica.
Foto a cura di Angelo Concilio.