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Un doppio viaggio tra passato e presente nel Museo di Pontecagnano

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Un doppio viaggio tra passato e presente nel Museo di Pontecagnano

Il Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano (SA) ha aperto i suoi spazi ad una mostra che propone insieme le opere ceramiche dell’artista Wanda Fiscina, significativa presenza nel panorama artistico italiano, con i reperti dell’antica civiltà degli “Etruschi di frontiera”.

“Contemporaneamente Museo – nuove offerte per antichi dei”, questo il titolo della mostra, presentata ieri e voluta dalla Soprintendenza ai Bsae di Salerno e Avellino d’accordo con la Soprintendenza Archeologica per le province di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta, a cura di Maura Picciau Maria Giovanna Sessa. 

L’innovativo progetto espositivo, realizzato con la stretta collaborazione del Comune di Pontecagnano Faiano e guidato dal Sindaco Ernesto Sica, si inaugura il 28 febbraio alle ore 18.00 e sarà visitabile fino al prossimo 30 maggio. Negli spazi museali di recente costruzione si propone un “doppio viaggio” tra antico e contemporaneo, offrendo nuove possibilità di fruizione di un patrimonio archeologico di inestimabile valore, il cui nucleo più consistente è rappresentato dai reperti provenienti da oltre 9000 sepolture che raccontano la storia dell’antico sito etrusco-campano, centro di cultura e crocevia di popoli e commerci con Fenici ed Egizi, aperto al sapere della civiltà greca.

Senza stravolgere l’originario allestimento, le maioliche di Wanda Fiscina si affiancano ai corredi funerari di tombe principesche, in un gioco estetico che vuole fortemente evocare immagini ancestrali. Fiscina è un’artista che apre il suo animo mediterraneo ai miti della “Grande Madre”, all’intimo mistero femminile in cui fertilità e fecondità sono aggettivi e sostantivi che nel mondo antico non conoscono separazione (i cui significati sono uniti in uno stesso concetto: il processo di dare e garantire la vita è connesso a quello della creatività, della civiltà e della cultura). 


Maura Picciau, Soprintendente ai Bsae di Salerno e Avellino, sottolinea il valore duplice di un percorso espositivo che è anche un’azione culturale: “Contemporaneamente museo è dunque questo: non tanto, o non soltanto, l’inserimento di espressioni artistiche dell’oggi nei musei storici, quanto l’esperienza della simultaneità dell’espressione artistica dell’uomo, oltre le epoche. Sia oggi, sia ieri, sempre”. Adele Campanelli, Soprintendente Archeologico del vasto territorio di riferimento, evidenzia poi il desiderio di mettere in relazione il passato e il presente: “Accogliendo nelle vetrine che espongono gli eccezionali contesti funerari della necropoli della comunità etrusca, il Museo Archeologico di Pontecagnano propone al proprio pubblico una nuova lettura dei materiali antichi suggerendone la permanenza nell’esperienza artistica contemporanea”.

Una mostra che intende riproporre il senso della storia e delle testimonianze lasciateci dai ritrovamenti, come Fulvio Irace sottolinea: “l’intera installazione è come un atto di devozione verso un culto dei morti che ne riconosce la presenza, in omaggio a un principio di continuità”. In occasione dell’inaugurazione, andrà in scena “Argillando”, performance teatrale a cura della Compagnia del Giullare, con la regia di Andrea Carraro. Il catalogo della mostra è edito da Arte’m e si avvale dei contributi critici di Adele Campanelli, Luca Cerchiai, Raffaele D’Andria, Angela Iacoe, Maura Picciau e Maria Giovanna Sessa.

Info su www.artisalerno.it e su Facebook all’indirizzo Museo Diocesano S. Matteo di Salerno.