Il Presidente Provinciale Udicon Salerno Lello Ciccone si schiera al fianco dei pendolari, impegnati in una battaglia per il mantenimento dell’orario ferroviario
“Il trasporto pubblico rappresenta uno dei cardini fondamentali della moderna organizzazione sociale ed è necessario garantire sistemi di mobilità rapidi ed efficaci per i cittadini. In qualità di presidente provinciale di Salerno dell’Udicon, annuncio il sostegno della nostra associazione alla battaglia dei lavoratori pendolari di Salerno e provincia affinché venga mantenuto inalterato l’orario ferroviario della tratta Salerno Roma. In particolare è essenziale che non venga soppresso il servizio di treno veloce freccia rossa previsto alle 5.20 di mattina diretto da Salerno alla capitale.
Questo treno serve un’utenza variegata proveniente dalla città ma anche da vari centri del nostro vasto territorio provinciale. Si tratta di lavoratori che hanno necessità di arrivare a Roma in un orario utile per raggiungere anche zone della città distanti dalla stazione Termini oppure altri centri nei pressi della capitale. Sono centinaia di lavoratori che, in mancanza di questo treno, sarebbero in forte difficoltà per raggiungere il posto di lavoro, al punto di dover rinunciare, in alcuni casi, alla loro occupazione.
L’obiettivo è dunque quello di indurre Trenitalia a revocare il taglio che andrebbe in vigore dopo il 15 dicembre, con l’introduzione del nuovo orario invernale. Oltre al mantenimento del treno delle 5.20, sarebbe inoltre necessario mantenere la freccia delle 17.28 diretta da Roma a Salerno via Afragola per consentire ai lavoratori la possibilità di essere di ritorno entro le 19, cosa che permetterebbe loro di conservare un minimo di qualità della vita e di gestione del proprio tempo di riposo.
Come presidente dell’Udicon Salerno ritengo essenziale che un servizio pubblico importante come quello dei trasporti tenga conto delle necessità umane della propria utenza. Cosa che, nella fattispecie, non confligge con l’aspetto economico, considerato il folto numero di utenti che si serve ogni mattina di quel servizio di trasporto veloce, come è testimoniato dalla raccolta di firme dei lavoratori per chiedere a Trenitalia di non annullare la corsa”.