Papa Francesco, ad alcuni seminaristi prossimi al sacerdozio, disse col suo stile ironico: “siete un’ipoteca sul futuro della Chiesa!“. Ed oggi, alla neonata UCID Salerno, possiamo dire altrettanto

[ads1] L’UCID Salerno è l’ultimo nuovo gruppo che prende forma nel grembo della nostra chiesa ed è stata presentata ieri nella Cappella del Rosario della chiesa di san Domenico, nel Centro Storico di Salerno; in questa cappella – significativamente – è custodito il San Giuseppe che ogni anno è portato in processione con i simulacri  dei patroni della nostra città.

Possiamo anche specificare che anzichè UCID Salerno dovremmo dire UCID Metropolitana, dato che l’aspirazione territoriale di questa formazione non è legata ai confini della diocesi salernitana ma, come già con la collaborazione con la Diocesi di Cava, ha tendenze di più ampio respiro.

L’Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti ha come obiettivo una finanza e un commercio non solo etici, ma addirittura morali, facendo riferimento alla Dottrina Sociale della Chiesa Cattolica.

Il documento in parola (qui il link al Compendio sul sito ufficiale del Vaticano) è effettivamente un gioiello di valori e contenuti che, letti con attenzione, si scoprono comuni ad ogni etica laica ben formata; in questo senso, un approccio a tale documento può essere motivo di rivalutazione di tante idee e preconcetti circa i contenuti della Fede Cristiana cattolica.

Mancava nel nostro territorio ed è stata fortemente voluta dal Vescovo di Salerno Luigi Moretti, che ha indirizzato una lettera di invito – scaricabile dal sito della Diocesi – a «imprenditori, professionisti e dirigenti al primo incontro» di ieri.

«Come ben richiama la mission dell’UCID – scrive il Vescovo – è centrale notare che i valori fondamentali su cui poggia la Dottrina sociale della Chiesa sono: lo sviluppo, la solidarietà, la sussidiarietà, la destinazione universale dei beni e il bene comune. Tutti valori che, sono convinto, gli aderenti al gruppo UCID di Salerno vorranno mettere al centro della propria attività di laici impegnati».

Tutti valori e concetti che sono stati toccati anche alla conferenza stampa per la presentazione del nuovo gruppo ecclesiale, così ho domandato se già si considerava ad una trasversalità del loro impegno con collaborazioni con altre realtà esistenti in seno alla Chiesa e, citando il tema della solidarietà che era stato più volte ribadito, ho posto l’esempio della Caritas Diocesana e dei suoi progetti.

La risposta dei rappresentanti dell’UCID è stata che il gruppo non ha quale finalità la solidarietà, specificando la peculiarità del gruppo quale imprenditoria e finanza. Per il resto, ben fedeli al principio di sussidiarietà (che pure in una certa misura dobbiamo a un monaco calvinista, Althusius) hanno spiegato che il bacino di riferimento sarà l’ecclesialità, la cattolicità, gli ambienti laici, e via discorrendo.

Riproponendo la sorridente ironia di Papa Francesco – che pure ha parlato più volte agli imprenditori e ha spesso affrontato il dramma del precariato giovanile – ho titolato che questo nuovo gruppo è un’ipoteca per la Chiesa locale: agire e muoversi quali esponenti della cattolicità locale, riconosciuti e benedetti dalle gerarchie della curia, significa esserne il volto nel sociale, ed ogni errore o mancanza del singolo sarà interpretato come proprio dell’intera comunità ecclesiale.

Speriamo allora che quest’ipoteca non sia un’altra asfittica occasione per alcuni di fare elitè piuttosto che comunione, cioè chiesa. [ads2]