La Corte d’appello conferma la condanna ad un anno e nove mesi di reclusione per Antonio Fuoco, accusato di maltrattamento ed uccisione della cagnolina Chicca
Doveva tenersi lo scorso 18 settembre la prima udienza presso l’aula della Corte d’appello di Salerno contro Antonio Fuoco, ma causa assenza dell’imputato detenuto in carcere per altri motivi, è stata rinviata a stamattina.
L’udienza di oggi, in cui è stato presente anche Fuoco, ha visto anche da parte della Magistratura un forte segnale di condanna verso simili atrocità: confermata la decisione di primo grado ad un anno e nove mesi di reclusione per maltrattamento ed uccisione della cagnolina Chicca. L’appellante è stato condannato al pagamento di ulteriori spese processuali. Le motivazioni della decisione saranno rese note entro trenta giorni.
Con la conferma di quanto aveva previsto già il Tribunale, in modo molto deciso, anche la Corte d’appello si è dunque dimostrata sensibile ed ha dato un grande segnale di civiltà, nonostante le lacune a livello nazionale per i reati a danno degli animali. Una sentenza, quella di oggi, che ha ribadito l’importanza di denunciare sempre tutti gli episodi di violenza nei confronti degli animali.