Appuntamento il 18 marzo al Teatro Verdi con la 19esima edizione di Tuttinscena 2019-Premio al Merito Giovani Talenti. Riconfermata Veronica Maya alla conduzione. Tornano anche Ambeta Toromani e Alessandro Macario
Svelata la data di Tuttinscena – Premio al Merito Giovani Talenti per l’Arte della Danza, l’evento coreutico unico nel suo genere che riunisce sullo stesso prestigioso palcoscenico i danzatori di domani e i grandi professionisti di oggi, mentre in platea un pubblico di ammiratori ma anche pluripremiati del settore assiste. L’appuntamento con la 19esima edizione della grand soirée è per lunedì 18 marzo al Teatro Verdi di Salerno. Ideatori del progetto e direttori artistici dell’evento, realizzato con il patrocinio del Comune di Salerno, sempre Luigi Ferrone e Corona Paone, (coppia sulla scena e nella vita privata), rispettivamente primo ballerino ed etoile del Teatro San Carlo di Napoli. Assistente Valeria Milingi.
A “veicolare” gli ingressi e le uscite dei protagonisti sarà anche quest’anno Veronica Maya, un’ex ballerina oggi ammirata conduttrice tv. Tra gli ospiti (il carnet ancora top secret) tornano anche Alessandro Macario e Anbeta Toromani: l’arte di Tersicore per queste due anime danzanti fu galeotta.
Per i partecipanti, saranno oltre 200 i giovani provenienti da tutte le scuole di danza ed accademie dell’intera Regione Campania, si ripete la magia una serata spettacolare a loro dedicata che li renderà sia protagonisti, quando si esibiranno in diversi momenti coreografici, che spettatori, quando invece sbirceranno da dietro le quinte i grandi professionisti del settore invitati a danzare sullo stesso palco. Gli stessi che potranno conoscere nei giorni di prova e nei camerini, ammirandone le fasi di riscaldamento, le prove ed anche il trucco, imparando da piccoli come si diventa grandi. I giovani talenti della danza saranno impegnati in un mix di esecuzioni ideate per Tuttinscena.
A firmare le coreografie sono Rogelio Alcides Bravo, professionista di Tango Argentino proveniente della città di Rosario, Argentina; Fabrizio Varriale, coreografo napoletano che ha danzato al fianco di coreografi internazionali del calibro di Carolyn Carlson e Teri Jeanette Weikel; Andrea Veneri, insegnante, coreografo e ballerino di Hip Hop; Aniello Schiano di Cola, prolifico ed eclettico coreografo e ballerino; Salvatore Sica, promettente stella dell’ hip Hop e Martina Picardi, vincitrice del Premio speciale giovani autori migliore produzione indipendente all’edizione 2017 del Festival Internazionale di Video Danza Coreografo elettronico. Tra i responsabili del progetto anche Francesco Paolo Manna, percussionista dell’Accademia Giuseppe Verdi di Napoli che si esibirà live la sera del 18 facendo combaciare il suono dei suoi strumenti con i passi dei talenti.
Due le chicche che compongono la squadra dei maestri di Tuttinscena 2019: per la prima volta sale in cattedra Mario Piazza, insignito, un anno fa dell’importante riconoscimento di Cavaliere della Repubblica Italiana per i meriti del suo lavoro con cui ha diffuso la cultura italiana all’estero. Il maestro Piazza, docente di Composizione all’Accademia Nazionale di Danza di Roma dal 2015, ha coreografato per il Mahattan Music and Art di New York, il Teatro dell’Opera di Varsavia, per l’Opera House di Sofia, per il Macerata Opera, per il Teatro di San Carlo di Napoli, il Teatro del Maggio di Firenze, lo Schlosser Theater di Vienna. È stato coreografo in residenza presso il Ballets de France per quattro anni, per il Teatro dell’Opera di Roma, i Teatri d’Europa, ed ha lavorato a Dubai, in Canada, negli USA, in Germania e in Sud America. La stima dell’ambiente coreico italiano nei suoi confronti è enorme.
Prima volta anche per Luc Bouy, danzatore e coreografo belga dalla carriera internazionale. Ha iniziato allo Scapino Ballet di Amsterdam. È passato poi come solista, nelle file del Ballet du Xxème Siècle di Maurice Béjart (1971-1976) per poi trovare nel Cullberg Ballet di Stoccolma la compagnia che più a lungo ha valorizzato le sue doti interpretative e potenziato il suo talento coreografico. Dal 2000 al 2007 vicedirettore di Carla Fracci al teatro dell’Opera, ha creato diverse coreografie per lei con la regia di Beppe Menegatti, come Filumena Marturano, Antonio e Cleopatra, Gerusalemme, Re Lear. Sue le coreografie anche per la produzione di Aida, firmata Franco Zeffirelli, andata in scene nei più grandi teatri nazionali ed internazionali.
Anche la XIX edizione dell’evento sarà interamente dedicata ad Apollonia D’Arienzo, in arte Lola, un tempo ballerina e insegnante di danza, da 19 anni costretta a letto dalla SLA, sclerosi laterale amiotrofica. Non riesce più a muovere nessuna parte del suo corpo, eccetto le palpebre, ma aprendo e chiudendo gli occhi è riuscita ad organizzare spettacoli e scrivere quattro libri.