Lo scorso venerdì pomeriggio l’Associazione “Handiamo Onlus“, guidata da Paolo Conte, ha presentato a Camerota il progetto “Turismo per tutti” all’interno di un lungo percorso cross-mediale, che nasce nel 1999, e che vuole portare all’inclusione della disabilità nella società; perché la disabilità non è un mondo a parte, ma una parte del mondo
Tante le attività annuali che l’Associazione ha realizzato: tornei sportivi, convegni, mostre fotografiche, rassegne cinematografiche, pubblicazioni, web tv e molto altro. La grande novità di questo progetto sta nel fare dello spettatore il protagonista che, a livello amatoriale, può immergesi nella realtà per raccontare problemi legati alla quotidianità, arricchire il concetto di disabilità attraverso interviste, diffondere la cultura del “per tutti”. Un progetto che è stato portato in più zone d’Italia, è arrivato nelle piazze e ha incontrato la gente. Non solo, perché anche l’ex Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi nel 2000 ha assegnato 4 premi all’Associazione: una medaglia e tre coppe d’argento per l’esclusiva valenza del progetto. Si sono aggiunti poi, man mano, il Ministero alle Politiche Sociali, la Regione Lombardia, la Regione Lazio, le Province di Brescia, Milano, Mantova, Pavia, Varese, Bergamo, e i tanti Comuni. Camerota è un’altra tappa importante di questo progetto, per diversi motivi, come dichiara la delegata dell’Associazione Anna Ferrara: “Il Cilento è una bellissima zona, è anche patrimonio dell’UNESCO, è un territorio quasi incontaminato dove è possibile creare un progetto d’inclusione. Non dobbiamo dimenticare che nel Cilento c’è la dieta mediterranea, quella vera. Quindi fare un percorso del genere: gusto e vita sana“.
Dopo aver inaugurato la passerella “per tutti”, presso il Lido del Poggio a Marina di Camerota, donata dall’Associazione Handiamo e allestita dalla cooperativa “Smile” di Camerota, con la tradizionale benedizione da parte dei parroci don Antonio Toriello (Licusati) e don Andrea Sorrentino (Camerota), il circense e comunicativo Paolo Conte presenta il suo amato progetto e spiega in cosa chiede collaborazione al Comune, ma anche al singolo cittadino.
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Il progetto infatti, visto l’appoggio del sindaco Antonio Romano, il quale lo interpreta positivamente sia sul piano culturale che turistico-economico, vuole portare a una riforma delle mentalità. Non considerare più la disabilità come una differenza verso cui provare compassione, ma assorbire l’idea che alla base della disabilità c’è una persona, e tutte le persone devono avere gli stessi diritti, dove per diritto s’intende anche essere liberi di andare a fare la spesa da soli. Ecco che entra a far parte del progetto l’architetto Assunta Polcaro, che afferma: “Il progetto Camerota per tutti è il primo progetto all’interno dei Comuni del Parco del Cilento e Vallo di Diano per l’attuazione di un Turismo Accessibile. Tale ambizioso obiettivo potrà essere realizzato rendendo accessibili le spiagge, i negozi e i sentieri turistici in modo da consentire ai disabili una completa integrazione anche a livello sociale e psicologico”. Durante l’incontro con la cittadinanza di Camerota parla del suo brevetto, una pedana per disabili ribaltabile con zerbino incorporato, per un’accessibilità totale.
Durante l’incontro è stato molto interessante il collegamento in diretta con una tour operator americana, Amy Berger, che ha mostrato una sua ricerca in cui ha riscontrato un alto numero di americani che vorrebbero visitare l’Italia, tra cui una buona parte di persone disabili, circa 55-60 mila. Gli americani chiedono di essere guidati in Italia, di poter visitare e fare esperienza del nostro paese attraverso una buona organizzazione. Commenta infatti il sindaco Antonio Romano: “Parlando con Paolo Conte ho capito di quanta cultura abbiamo bisogno per affrontare alcuni aspetti“. Una cultura “Mare e monti”, come dichiara simpaticamente il sindaco di Stella Cilento, Antonio Radano, che invita i cilentani a smetterla di lamentarsi della Regione Campania, ma esserne fieri.
Il pomeriggio si conclude con l’adesione all’Associazione della madrina Miriam Candurro (Serena in Un posto al sole), di cui tutti possiamo diventare soci andando sul sito di handiamo.it, che racconta con semplicità la disabilità della madre, e spiega quanto la madre sia stata in grado di farle quasi dimenticare della sua disabilità, proprio perché non si nega nulla. Questo è lo spirito delle persone disabili. Loro sanno viversi la vita, devono solo essere inclusi da noi culturalmente, psicologicamente e farlo attraverso barriere architettoniche che offrano accessibilità a tutti. La prima rivoluzione è però dentro di noi. Ognuno di noi deve imparare a stare con gli altri. Il disabile è anche un anziano con una bastone, una mamma con un passeggino. Il primo passo verso l’inclusione della disabilità è appunto mettersi a livello di tutti, comprendere le diverse necessità di ciascun cittadino, abbattere il pietismo e/o l’egoismo. E adesso… Handiamo!