Un’indagine per truffa aggravata ai danni dello Stato, in provincia di Salerno, ha portato i Carabinieri del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore e della locale Sezione di Polizia Giudiziaria ad eseguire un’ordinanza di custodia cautelare per 8 indagati
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L’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari di questa mattina, ha investito la provincia salernitana, tra Pagani, Angri, Sarno ed Eboli, dopo essere stata emessa dal GIP presso il Tribunale di Nocera Inferiore, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di 8 indagati: un funzionario INPS della sede di Nocera Inferiore, il responsabile di un Patronato di Pagani, un commercialista, due consulenti del lavoro e un imprenditore. Tutti gli indagati sono ritenuti responsabili di “associazione per delinquere finalizzata a una pluralità di truffe aggravate ai danni dello Stato e per il conseguimento di erogazioni pubbliche”, mentre il funzionario pubblico è accusato anche di “corruzione”, “rivelazione di segreti d’ufficio” e “falsità materiale commessa dal PU in atti pubblici”.
Nell’ambito dell’operazione investigativa concernente la truffa ai danni dello Stato sono in corso di esecuzione due misure interdittive di sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio per la durata di 12 mesi nei confronti di altri due funzionari pubblici, indagati per i medesimi reati; e un decreto di sequestro preventivo di somme di denaro, beni mobili e immobili, conti e depositi bancari, riconducibili ai destinatari dei citati provvedimenti e ad altre 6 persone, per un valore complessivo di circa 37 milioni di euro.
I provvedimenti sono scaturiti da una complessa indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore e condotta dai Carabinieri della Sezione Operativa del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore e dallo locale Sezione di Polizia Giudiziaria. L’attività investigativa per truffa aggravata ha consentito di accertare le responsabilità di 44 indagati (tra cui imprenditori, professionisti e funzionari pubblici), per la costituzione di 18 aziende inesistenti, ubicate nell’agro nocerino-sarnese e operanti nel settore terziario (ditte di pulizie), e oltre 6800 rapporti di lavori fittizi, al fine di conseguire indebite erogazioni previdenziali e assistenziali dall’INPS.
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