Nell’epoca in cui c’è chi, pur di trovare un lavoro, s’iscrive a improbabili lotterie in cui vengono messi in palio contratti a tempo indeterminato, non ci si deve stupire se c’è poi chi, pur di raggiungere il suo obiettivo, le provi tutte, davvero tutte, per convincere un potenziale datore di lavoro ad assumerlo/a
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In tale logica rientrano ovviamente anche i biglietti da visita; questi ultimi peraltro si prestano molto bene all’uso sia di chi è alla ricerca del classico lavoro da dipendente sia per chi invece è un libero professionista o opera nel commercio e vuole farsi trovare da potenziali clienti.
Cosa fare e cosa non quando dobbiamo preparare un biglietto da visita che ci aiuti a trovare lavoro e/o clienti? Il primo suggerimento è quello di evitare come la peste soluzioni fai da te, scegliendo di stampare la vostra business card in casa. Se siete spaventati dai costi allora date un’occhiata a portali come 4graph.it dove è possibile stampare biglietti da visita online ricevendo il materiale finito direttamente a casa e spendendo davvero pochissimo.
Messi a punto gli aspetti logistici/economici è ora di concentrarsi su quelli grafici. Il suggerimento principale a tal proposito è quello di concentrarsi (magari facendo mente locale prima) su quello che si vuole far sapere/conoscere attraverso il biglietto da visita.
Ecco perché al suo interno, nel lato principale dovranno essere presenti oltre al nostro nome e cognome anche la professione, le eventuali specializzazioni ed una serie di recapiti (telefono, mail, sito internet… fax opzionale) che siano attivi e funzionanti.
Fate in modo che l’aspetto del biglietto da visita sia raffinato ma abbia almeno un elemento grafico accattivante, con un font chiaro ed uno spessore non troppo esiguo. È bene evitare di inserire foto troppo grandi perché rischiano di far assomigliare il biglietto da visita ad un volantino… e sappiamo bene che vita breve hanno i volantini nelle mani delle persone.
Molti infine, preparando il proprio biglietto da visita, compiono l’errore di lasciare inutilizzato il retro. Si tratta di un vero e proprio autogol. Quell’area va infatti sfruttata al massimo; c’è chi ad esempio la utilizza per fornire una mappa che aiuti i clienti a raggiungere la propria sede di lavoro. In alternativa si può utilizzare sempre il retro per inserire alcuni esempi di cose che facciamo; ad esempio il biglietto da visita di un architetto o di un designer potrebbe prevedere sul retro la stampa di una creazione CAD da egli stesso/a realizzata; si tratta di un dettaglio visivo, e quindi immediato, che renderà il biglietto meno scontato ed aiuterà a comprendere bene e prima per cosa ci si sta proponendo.
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