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No alle trivellazioni nel Vallo di Diano. Il Convegno mercoledì 15 febbraio

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No alle trivellazioni nel Vallo di Diano. Il Convegno mercoledì 15 febbraio

Ente Riserve Naturali, Parco del Cilento e Vallo di Diano e Parco Appennino Lucano in prima linea contro il rischio trivellazioni nel Vallo di Diano. Convegno sull’alternativa verde al petrolio mercoledì 15 febbraio alla Certosa di Padula

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I vertici delle aree naturalistiche protette del Vallo di Diano e della Basilicata si mobilitano per evitare aggressioni e trivellazioni al territorio. L’Ente Riserve Naturali Foce Sele-Tanagro Monti Eremita e Marzano, il Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano e il Parco Nazionale Appennino Lucano Val D’Agri e Lagonegrese, la Comunità Montana Vallo di Diano, in collaborazione con Federparchi, hanno organizzato il Convegno dal titolo “Le Aree Naturali Protette l’alternativa verde al petrolio”. Il Convegno si terrà mercoledì 15 febbraio alle 16 nella Sala conferenze comunale all’interno della Certosa di San Lorenzo, a Padula.

I consigli generali dei Parchi hanno già adottato delle delibere d’indirizzo per opporsi al programma di ricerche di idrocarburi nel Vallo di Diano, e l’Ente Riserve Naturali, competente per un pezzo di territorio interessato alle trivellazioni, ha adottato come proprie quelle decisioni.

Il Convegno

Dopo i saluti di Raffaele Accetta, Presidente della Comunità montana Vallo di Diano, e del Sindaco di Padula, Paolo Imparato, interverranno la Commissaria dell’Ente Riserve Maria Gabriella Alfano; il Presidente del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano Tommaso Pellegrino; il Presidente del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano e Coordinamento Federparchi Lucania Domenico Totaro; il Presidente del Parco Nazionale del Vesuvio e Coordinamento Federparchi Campania Agostino Casillo, e i presidenti delle Province di Salerno e Potenza, Giuseppe Canfora e Nicola Valluzzi. Le relazioni scientifiche saranno svolte dal professor Franco Ortolani, docente di Geologia all’Università di Napoli Federico II, e dalla dottoressa Susanna D’Antoni, del Dipartimento per il Monitoraggio e la Tutela dell’Ambiente e la Conservazione della Biodiversità dell’Ispra e componente del Consiglio Direttivo del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano.

Seguirà il dibattito, aperto ai sindaci, ai presidenti delle Comunità Montane e ai rappresentati delle associazioni che si stanno battendo sul territorio per impedire l’avvio del programma di trivellazioni petrolifere. Le conclusioni sono affidate a Gianpiero Sammuri, presidente nazionale di Federparchi, Franco Picarone, presidente della Commissione Bilancio del Consiglio regionale della Campania, e Francesco Pietrantuono, assessore regionale all’Ambiente della Basilicata.

“Con questa iniziativa – affermano gli organizzatori – non ci limitiamo a ribadire il nostro no al programma di estrazione di idrocarburi, ma andiamo oltre. Ci sforziamo, infatti, di indicare un nuovo modello di sviluppo totalmente alternativo alla dipendenza da petrolio: la tutela del verde, dell’ambiente e delle biodiversità. Un cambio radicale di mentalità per scongiurare il rischio di un attacco indiscriminato al territorio, le cui conseguenze ricadrebbero sulle popolazioni in termini di qualità dell’aria, delle acque, dell’ambiente naturale inteso come flora e fauna e, in ultima analisi della vita stessa”.

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