Il deputato di Fratelli d’Italia sull’accorpamento delle sedi giudiziarie di Cava e Mercato San Severino al Tribunale di Nocera Inferiore
“Ho presentato un’interrogazione al Ministro della Giustizia, Andrea Orlando, per sapere quali iniziative intenda adottare per verificare la legittimità delle determinazioni assunte dall’Ordine degli Avvocati di Nocera Inferiore e di Salerno che hanno portato al contestuale pagamento di due quote di iscrizione per gli avvocati appartenenti ai Fori di Cava de’ Tirreni e Mercato San Severino, necessarie per il trasferimento presso l’Ordine di Nocera, a seguito della riforma delle circoscrizioni giudiziarie”. È quanto dichiara Edmondo Cirielli, deputato di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale.
“Una riforma – spiega – che, nell’ottica di una presunta razionalizzazione delle spese del settore giustizia, ha comportato, tra l’altro, l’accorpamento delle sezioni di Cava De’ Tirreni e di Mercato San Severino al Tribunale di Nocera Inferiore. Un simile provvedimento non ha tenuto conto delle peculiarità del tribunale di Cava De’ Tirreni, seconda città della provincia di Salerno con i suoi oltre 50 mila abitanti, sede storica della pretura fino alla riforma del 1998, in un territorio che già negli anni Ottanta registrava un primato di criminalità e dove negli ultimi anni il numero dei processi, civili e penali, è cresciuto esponenzialmente, anche sotto il profilo qualitativo”.
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“L’imponente ampliamento della popolazione amministrata dal tribunale di Nocera Inferiore – sottolinea Cirielli – ha implicato un incremento dei carichi di lavoro, sia per il settore penale che per quello civile, del 25 per cento, senza però che sia stato assicurato alcun significativo potenziamento di magistrati, né di ausiliari. Oltre al danno per i cittadini e per gli operatori del settore, gli avvocati appartenenti ai Fori di Cava De’ Tirreni e Mercato San Severino denunciano anche la beffa: oltre al pagamento dei diritti di segreteria e delle spese per il nulla osta, necessario per il trasferimento presso l’Ordine di Nocera Inferiore, previa cancellazione dall’Albo, si sarebbero trovati nella situazione di dover pagare ben due quote di iscrizione di 140 euro e 180 euro, rispettivamente all’Ordine degli Avvocati di Salerno e a quello di Nocera Inferiore. Se tale assurda situazione fosse confermata – conclude Cirielli – sarebbe l’ennesimo colpo ai danni di una categoria, quale quella dell’avvocatura, già bistrattata dalla revisione geografica giudiziaria, che soprattutto nel territorio salernitano potrebbe portare a una paralisi generale della macchina giudiziaria.”