Proteste per la Treofan di Terni. Da ieri infatti un gruppo di circa 20 lavoratori presiede davanti ai cancelli dell’ex stabilimento di Battipaglia
L’intenzione dei lavoratori è di far rimanere quei macchinari in Italia, per la precisione a Terni. Ecco spiegata la protesta dei 20 lavoratori di Treofan, davanti ai cancelli dello stabilimento di Battipaglia. “Ci hanno annunciato che, tra ieri e oggi, ci potrebbero essere delle possibili visite da parte del direttore olandese di Treofan Jindal e anche di alcuni tecnici provenienti da Brindisi, per vedere e valutare i macchinari presenti a Battipaglia, e spostarli sugli altri siti tra cui Brindisi e gli altri Paesi europei come Germania, Belgio e Olanda, e qualcosa anche in India“, spiega il segretario generale della Filctem Cgil Terni, Marianna Formica, presente nella cittadina campana.
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Così, Dalle 8 alle 21 di ieri e di stamane, la delegazione di Terni sta presidiando davanti ai cancelli dello stabilimento Treofan di Battipaglia. Si tratta di una vertenza tutta umbra, il cui avvio risale a qualche giorno fa, dato che “a Terni continua lo sciopero, partito lunedì, oltre al blocco della portineria per non far uscire i prodotti“, rimarca Formica. Richiede che la questione ritorni al tavolo ministeriale, “visto che gli incontri tecnici che abbiamo avuto a livello territoriale non hanno dato alcun riscontro“.
Il segretario della Femca Cisl Umbria, Fabrizio Framarini, come riporta Salerno Today, afferma inoltre di aver deciso di “raddoppiare la vertenza”, dato “su Terni c’e’ il blocco della produzione e il blocco dell’uscita merci; su Battipaglia c’e’ questa presenza fisica che vuol testimoniare che a noi non sta bene che vengano presi i macchinari di una società che ancora si chiama Treofan e vengano portati in una societa’ che si chiama Jindal“.