A commentare la positiva risoluzione della vertenza della Treofan Battipaglia è stato il Capo di Gabinetto del Mise, Giorgio Girgis Sorial, principale interlocutore ministeriale per i lavoratori
Interlocutore della prima ora, Giorgio Girgis Sorial, Capo Gabinetto del Ministero dello Sviluppo Economico (prima con il ministro Di Maio, poi riconfermato nel Conte Bis accanto al ministro Patuanelli) ha ascoltato i lavoratori della Treofan Battipaglia per oltre due anni. Dopo la risoluzione della vertenza Treofan, sui social, ha speso parole al miele per i tantissimi lavoratori che ha avuto modo di conoscere nel corso della crisi aziendale.
Le parole di Sorial
“La storia della Treofan Italy Battipaglia, è l’ennesima avvenuta nel nostro paese negli ultimi vent’anni, da quando è iniziato un percorso di cannibalizzazione industriale ad opera di istituti finanziari e gruppi industriali internazionali, che però oggi, grazie al grande impegno di questo Ministero, ha un epilogo differente.
La Treofan dal 1968 è un fiore all’occhiello del territorio di Battipaglia ed in questo sito si producevano imballaggi per multinazionali. Nel 2013 la Treofan apparteneva ad una cordata di fondi di investimento tra cui, con una quota del 40%, la Management & Capitali (M&C), finanziaria di Carlo De Benedetti, che nel febbraio 2017 arrivò ad acquisire la maggioranza dell’azienda, ai tempi composta da Treofan Americas e Treofan Europe (quest’ultima con stabilimenti a Battipaglia e Terni, ed uno in Germania). Poco dopo la Treofan Americas venne venduta da M&C per 233 milioni di euro, e ad ottobre del 2018 fu ceduta anche la Treofan Europe per 500.000 mila euro al gruppo indiano Jindal, operante in Italia con uno stabilimento a Brindisi.
Poche settimane dopo l’acquisizione la Jindal iniziò una serie di operazioni sul portfolio ordini della Treofan, presumibilmente a vantaggio del sito di Brindisi e di quello tedesco. Poi, appena un mese e mezzo dopo, il 10 dicembre 2018, l’azienda comunicò ai lavoratori di Battipaglia l’intenzione di fermare la produzione.
Da allora gli operai iniziarono un presidio permanente in azienda. La battaglia dei lavoratori Treofan assunse, nei giorni di dicembre 2018 un’importanza nazionale. Rimasero infatti in presidio pure la notte di Natale, senza mai mollare, e chiamarono intorno alla loro vertenza tutti i responsabili istituzionali e politici del territorio. Il giorno di Santo Stefano l’allora Vice Premier e Ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio andò a trovarli al presidio per dare loro il massimo sostegno. I lavoratori in presidio continuo, giorno e notte, davanti ai cancelli della fabbrica dichiaravano che ‘l’azienda è stata regalata alla Jindal che era un nostro competitor a cui stavamo togliendo quote di mercato’.
Pochi giorni dopo la Jindal inviò a tutti le lettere di licenziamento.
Il Ministero dello Sviluppo Economico si interessò prontamente e gestì da subito la situazione di emergenza convocando i tavoli ministeriali già dai primi giorni di gennaio 2019, ed avviò tutte le interlocuzioni con il management e con i lavoratori spingendo con forza verso il percorso di reindustrializzazione del sito produttivo. Tutti i lavoratori della Treofan, donne e uomini, con la vicinanza delle loro famiglie, hanno combattuto fin dal primo momento per impedire i licenziamenti, e opporsi alla scelta della Jindal di chiudere lo stabilimento campano.
Oggi, dopo tanto impegno e sofferenza da parte soprattutto dei lavoratori, e grazie alla determinazione di questo Ministero – con la sua unità per le crisi d’impresa – possiamo annunciare ufficialmente di aver dato una svolta a quella che poteva finire come una triste vicenda, avviando il percorso per la reindustrializzazione del sito Treofan di Battipaglia, attraverso l’identificazione di un nuovo investitore, Jcoplastic, che si è impegnato nella salvaguardia di tutti i lavoratori, attraverso l’acquisizione dello stabilimento.
Con questo accordo Jcoplastic si impegna a realizzare un piano di riconversione dello stabilimento che verrà orientato verso produzioni complementari a quelle del gruppo e destinato anche a fornire i mezzi a trazione elettrica per la distribuzione ai clienti delle produzioni. L’acquirente si è inoltre impegnato a procedere con la salvaguardia di tutti i 51 lavoratori dello stabilimento di Battipaglia in un percorso temporale concordato, nel corso del quale sarà predisposto anche un piano di formazione per i lavoratori. Questo risultato si è potuto raggiungere grazie alla reintroduzione della cassa integrazione per reindustrializzazione che era stata cancellata dal JobsAct.”
Conclude Sorial: “Sembrava impossibile e senza speranza, ma la tenacia e la determinazione con cui abbiamo portato avanti questa battaglia ci ha dato ragione“.