Ormai tra gli studenti, fuori sede o pendolari che essi siano, vige una massima ricorrente: mese di maggio, studente fatti coraggio! Ebbene, dopo aver chiamato a raccolta tutta l’audacia di cui dispone la razza dello studente, è ora di vederne i frutti, dobbiamo rimboccarci le maniche e affrontare la temuta e ardua prova a cui non tutti sopravvivono: la sessione estiva.
Per i cari studenti fuori sede, però, questo è un periodo più simile ad un ritiro spirituale che ad altro. Lo studente fuori sede doc passa le giornate in uno stato di completo isolamento dal mondo esterno, in cui i brevi momenti di contatto con la società – chiamasi pause– si caratterizzano per l’alternanza di fatali, ma necessarie, assunzioni di caffè a invettive contro il mondo intero, che non è in grado di comprendere lo stress emotivo a cui si è sottoposti. Questa è la fase più acuta dell’esaurimento a cui tutti gli studenti sono destinati a raggiungere prima o poi, e che i nostri esemplari cercano sempre di camuffare alla sera quando arriva la chiamata di colei che forse incarna l’unico essere più temuto del prof: la Mamma. Il Boccone dello Studente è tornato per far riscoprire al vostro organismo la sensazione unica di assaporare cibi non solo solidi, ma – udite udite- anche cotti.
Quindi, chiudete i libri, alzatevi da quella scrivania, immergete il viso nell’acqua, rinsavite e riprendete confidenza – quanto meno provateci- con i fornelli: il Boccone dello Studente è tornato alla carica.
Il mese di giugno porta tanti fastidi, oltre allo studio e alla stanchezza di due semestri, ci sono le allergie, le scadenze, i preparativi per le vacanze, l’agitazione per la prova costume, e il tutto accompagnato da un sole cocente, che prima o poi si farà anche vedere. Infatti, anche se il sole non splende alto, il Boccone sa che splende dentro di noi, ragion per cui bisogna nutrirci portando sulla tavola un piatto fresco, veloce e leggero, che la nostra studentessa fuori sede Veronica ci ha suggerito: Insalata di pasta.
Ingredienti per 4 persone:
- 320 gr di pennette rigate
- 300 gr di pomodori pachino
- 200 gr di fior di latte
- uno spicchio d’aglio
- basilico
- sale q.b.
- olio extra-vergine d’oliva q.b.
Come prima cosa, bisogna mettere a bollire l’acqua per la pasta. Fatto questo, lavate i pomodorini, prendete un coltello e tagliateli in quattro parti o più. Tagliate a cubetti il fior di latte, e appena l’acqua bolle, buttate la pasta, salate, e aspettate che raggiunga la cottura. Scolate –mi raccomando la pasta deve essere scolata rigorosamente al dente- e fatela raffreddare. A questo punto versatela in una ciotola insieme agli altri ingredienti (l’aglio se non piace può essere lasciato intero così da toglierlo una volta insaporito) e mescolate.
Una variante che ci offre la nostra amica Veronica è quella di utilizzare il tonno –immancabile compagno di avventure dello studente fuori sede– al posto del fiordilatte, ma il Boccone ha provato ad aggiungerlo senza togliere alcun ingrediente, abbiamo bisogno di tante energie.
Ecco fatto, un piatto veloce, economico e saporito in tavola tutto per voi, magari da preparare in abbondanza in modo da poterne usufruire più tardi come spuntino.
Ringraziamo Veronica, e vi invitiamo come sempre vostri pareri e consigli all’indirizzo ilboccone@zerottonove.it.
A presto!