Tiene ancora banco la delicata situazione relativa al trasporto pubblico urbano ed extraurbano nella città di Salerno. Oltre alla delicata situazione del CSTP, ancora in mano ai liquidatori ma senza alcuna risposta che possa considerarsi definitiva, si è aggiunta infatti nell’ultimo periodo anche la vertenza della SITA. Lo stop dei servizi e l’inefficienza degli stessi già ieri aveva fatto storcere il naso al sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, che durante il suo intervento nel programma “S come Salerno” in onda su Radio Alfa, aveva posto in essere le ultime polemiche riguardanti il TPL (trasporto pubblico locale, ndr): “Sarebbe possibile, se ci fosse un minimo di programmazione, parlare, avere una razionalizzazione, avere un accordo anche sui costi. Siamo al terzo mondo. Ci sono persone che perdono mezza giornata per arrivare a lavoro e trovare linee e corse cancellate. Stanno gestendo in maniera scriteriata anche quel poco di servizio che è rimasto” – ha affermato il primo cittadino, evidenziando anche la delicata situazione dei dipendenti delle due aziende di trasporto pubblico – “Questo è il risultato di due cose: le aziende, Sita e CSTP, sono state utilizzate come terminali di clientele poltiche, e inoltre c’è una Regione Campania che non è in grado di decidere nulla”.
Immediata la risposta dell’assessore provinciale alla mobilità e ai trasporti Luigi Napoli, il quale afferma: “Pullman da terzo mondo è lo slogan del sindaco di Salerno De Luca che con demagogia scarica colpe annose sulla vicenda del trasporto pubblico locale su Provincia e Regione, dimenticando la voragine di debiti causati nei due Enti dalle allegre e disinvolte gestioni di centrosinistra, di cui egli è uno dei massimi esponenti, e che ha portato al collasso i servizi pubblici”.
“De Luca – prosegue l’assessore provinciale – si riempie la bocca di Salerno come città europea, sorvolando a piè pari sulla sua dissennata gestione clientelare della cosa pubblica, senza dimenticare poi i carrozzoni delle municipalizzate, che hanno portato la nostra regione e la nostra provincia a ritrovarsi in una situazione di disagio”.
La domanda che si pongono i cittadini è però sempre la stessa: quando il trasporto pubblico tornerà ad essere un servizio piuttosto che argomento di dibattito tra le forze politiche locali?