Tragedia di Padula. Non si dà pace Fortunata Russo, la madre del piccolo Samuele: “Litigavamo, ma mai Antonello aveva minacciato di fare del male al bambino”
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La sua vita già era difficile ma nella notte tra venerdì e sabato si è trasformata in tragedia. Non si dà pace Fortunata Russo, la mamma del piccolo Samuele vittima del folle gesto del padre che si è lanciato dal terrazzo tenendolo in braccio, un volo di 15 metri conclusosi sul selciato del cortile della loro abitazione a Padula.
“Perché? Perché lo hai fatto? Dimmelo, dimmelo”. Un dolore immenso che si consuma nella camera ardente dell’ospedale “Luigi Curto” di Polla, dove la donna piange rivolgendosi al compagno Antonello Fortunato, morto anche lui in seguito alla caduta.
A provare a dare supporto a Fortunata ci sono gli amici e la psicologa dell’Asl ma lei continua ripetere “Perché ha fatto questo? Non potevo saperlo, non poteva immaginarlo”. Lo ha detto anche ai Carabinieri alla presenza del tenente Davide Acquaviva durante il colloquio che si è tenuto nella caserma di Padula.
Come scrive il quotidiano Il Mattino oggi in edicola la donna ha rivelato: “Non era la prima volta che litigavamo e lui andava a dormire a casa della mamma al secondo piano insieme a nostro figlio, nulla poteva farmi pensare ad una cosa del genere, come potevo pensare che volesse togliersi la vita e portare con sé suo figlio. Certo litigavamo ma mai Antonello ha minacciato di fare del male al bambino”.
Le esequie sono in programma presso il cimitero di Padula domani alle 10.30. Padre figlio verranno sepolti insieme, così come chiesto dalla madre.
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