A Calvanico le buone e antiche tradizioni non si perdono nel corso del tempo, ma vengono portate avanti anno per anno
[ads2] Per fortuna le tradizioni, quelle buone, quello di un tempo che ci sembra infinitamente distante, non si perdono in quel di Calvanico; anzi, nei giorni delle festività natalizie, le tradizioni riprendono forza, vigore, e si può osservare tutta una comunità, giovani e meno giovani, che si danno da fare per far rivivere le belle cose del tempo passato.
Per chi non lo sapesse, Calvanico si articola in tre rioni: Capocalvanico, Mezzina e Piè di Calvanico.
In ognuno di questi quartieri di Calvanico è usanza delle festività natalizie decorare il proprio rione nel miglior modo possibile, in maniera sobria, ma sempre all’insegna dello spirito del Natale.
Quello che non può mancare, in ogni rione, ma soprattutto nel rione “Mezzina”, è il tradizionale falò o, detto secondo il dialetto calvanicese, “o’ carcarorio”, che illumina e riscalda tutto il quartiere alla vigilia di Natale e di Capodanno.
Un’antichissima tradizione che affonda le proprie origini nei rituali ancestrali dei popoli più remoti che, in questo modo, cercavano di propiziare la benevolenza delle divinità e che è poi passato, con i dovuti slittamenti di significato del caso, anche nella ritualità cristiana.
Una tradizione che si tiene ancora viva a Calvanico, dove simboleggia la volontà di aggregazione, di stare insieme; il desiderio di vivere con gli altri le festività e che ogni anno si rinnova quando, quasi magicamente e senza alcun tipo di “accordo”, ci si ritrova e s’inizia a lavorare, nel pomeriggio delle vigilie, per allestire il “carcarorio”.
Anche quest’anno le tradizioni sono state rispettate e, come si può vedere dalla fotogallery, è sorprendente osservare come anche i giovanissimi di Calvanico abbiano dentro di sé la volontà di portare avanti tali “rituali” che possono essere considerati un vero e proprio collante per tutta la comunità.