Tosca, la prima eroina femminista del melodramma, parola di Daniel Oren. Il grande maestro israeliano torna al Verdi per l’ultima opera che conclude la trionfale stagione lirica del massimo cittadino

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Si conclude in bellezza la stagione lirica del massimo cittadino, e per chiudere degnamente questo anno ricco di successi, il Verdi ospiterà sul suo palco la prima eroina femminista della storia del melodramma, Tosca. Una donna coraggiosa e anticonformista, a cui bastano arte ed amore per vivere, e niente altro. Alla conferenza stampa che si è tenuta questa mattina nel foyer del Teatro Verdi, un incontenibile Daniel Oren ha illustrato la sua Tosca, quella più innovativa perchè fedele all’idea dell’autore, Giacomo Puccini, e proprio per questo diversa da tutte quelle che sono andate in scena negli ultimi anni.

A riassumere l’essenza della rappresentazione che si terrà al Verdi ci ha pensato il regista, il Maestro Renzo Giaccheri che, a chi chiedeva in che modo avrebbe impostato la sua regia, ha semplicemente risposto “vedrete la Tosca di Giacomo Puccini”. Nessuno stravolgimento, nessuna trovata spettacolare, nessuna inopportuna incursione empirica, solo lei, la prima eroina femminista del melodramma. Femminista, secondo Daniel Oren, perchè non si piega al volere di chi vuole approfittare di lei, e si erge a paladina ante litteram di tutte le donne considerate come oggetti.

A vestire i panni della celebre eroina pucciniana sarà la soprano Fiorenza Cedolis, pupilla del Maestro Oren e sua personale scoperta, che sarà affiancata da altri grandi interpreti della scena lirica internazionale, come Gustavo Porta, Carlo Striuli e Ambrogio Maestri, con l’orchestra filarmonica del Teatro Verdi, grande e riconosciuta eccellenza della cultura salernitana.

Un’occasione, quella che regala il Teatro Verdi, per rendere ancora più belle queste feste natalizie. Appuntamento il 23, 26 e 28 dicembre, con la Tosca di Giacomo Puccini, quella vera.

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