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Tortora nel dopopartita Napoli-Crotone: più giusto il pari

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Tortora nel dopopartita Napoli-Crotone: più giusto il pari
Intervista a Tortora

Tortora parla dello scontro Napoli-Crotone nel dopopartita. Tutte le dichiarazioni nell’intervista di Pasquale D’Aniello per ZON

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La buona prova del Crotone, nonostante la sconfitta contro il Napoli, è stata posta sotto i riflettori del tecnico calabrese Giuseppe Tortora. Ecco le sue dichiarazioni raccolte in un’intervista post-partita.

 

Buono il primo tempo del Crotone, così come la ripresa. Cosa è capitato poi nel finale, dove il Napoli ha portato a casa i tre punti in palio?

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Giuseppe Tortora Crotone primavera 2014/15.

È stata, quella di oggi, una partita sempre aperta. Giocata con un buon agonismo da ambo le parti, poteva vincere sia il Napoli che il Crotone. Noi l’abbiamo giocata a viso aperto…poi peccato per quella beffa finale. Un nostro errore in fase difensiva…un errore di valutazione in uscita…però ci stà, anche se tutto sommato, un pareggio sarebbe stato più giusto quest’oggi. Accettiamo comunque il responso del campo molto serenamente, convinti di aver fatto una buona gara contro un avversario di tutto rispetto.

 

Vista la carenza, negli ultimi anni, di eccellenti difensori sono solito chiedere: come ovviare a questa lacuna?

Intanto, penso che nei settori giovanili, bisogna abituare i ragazzi a farli giocare un po’ più da dietro. Un po’ come succede in Europa che ci sono difensori-centrocampisti. Poi lavorare molto di più sulla tecnica individuale, bisogna lavorare di più sulla marcatura a uomo sulle distanze-intervento. Perché con tanti discorsi sulla zona, si è smarrita un attimino quella caratteristica che nel calcio è importantissima. Ci sono delle zone specifiche del campo, come ad esempio l’area di rigore, dove bisogna insegnare a marcare a uomo…

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Il napoletano Giuseppe Faiello ’97 del Crotone.

…Quello che da sempre è stato l’orgoglio del calcio italiano…

…Sì…e che resta sempre un orgoglio, e non bisogna mai sottovalutare. Con questo non voglio dire che bisogna passare esclusivamente a uomo, ma ci sono alcune circostanze che in modo più assoluto bisogna passare a uomo. Per esempio, nella gara di oggi sull’ultimo goals preso, bastava restare più attaccati all’uomo. Nello specifico, se si restava più attaccati a Bifulco probabilmente non avremmo preso goal. La valutazione delle distanze, della marcatura è cambiata perché si stà abituando a far muovere i ragazzi solo a zona. Bisogna abituarli anche alla marcatura ad uomo, cercando di far fondere i concetti misto-uomo e sicuramente si conseguiranno dei miglioramenti.

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Giuseppe Tortora tecnico Crotone  parla dei giovani del Crotone.

Il futuro della Primavera del Crotone?

Il futuro è riservato alla crescita di questi ragazzi. Abbiamo Nicoletti un ’98 Nazionale Under 16… abbiamo Foresti, lo stesso Faiello un Napoletano di Scampia, che l’ho scelto io volendolo fortemente, avendo sentito che lo cercava anche il Napoli. C’è Tripicchio, autore oggi del primo goal… tutti giocatori che girano anche in prima squadra e questo è il nostro futuro, naturalmente giocando in questa categoria primavera cercando di onorarla al meglio con prestazioni quanto più possibili dignitose.

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Pasquale D’Aniello, giornalista, nato a Sant’Antonio Abate in provincia di Napoli. Da sempre appassionato di calcio con alcune esperienze dilettantistiche sul campo e sulla panchina. Autore nel 2012 del Libro: "Scugnizzeria agli Albori di un Successo"​ e premiato a Gallipoli nel 2015 (Torneo Internazionale che assegna il Trofeo Caroli Hotels), quale miglior giornalista del calcio giovanile. L'approccio con il calcio giovanile dilettantistico e professionistico da qualche decennio, ha fatto maturare in me nuove convinzioni ed intravedere nuovi orizzonti. "​ Il calcio è educazione, è economia, è uno dei modi di essere società"​. Tutto questo mi ha portato ad essere un "Cronista del calcio giovanile Campano"​, con il fine ultimo di far comprendere che questo Sport deve essere una sana sfida per misurare l'estro calcistico e nulla ha, che possa riguardare il fanatismo e qualsiasi altra devianza che provoca rancore anche a pochi metri di distanza tra i vari campi di calcio. La fortuna poi, di incontrare tantissimi professionisti legati a questo mondo, ha fatto il resto...