Tortora parla dello scontro Napoli-Crotone nel dopopartita. Tutte le dichiarazioni nell’intervista di Pasquale D’Aniello per ZON
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La buona prova del Crotone, nonostante la sconfitta contro il Napoli, è stata posta sotto i riflettori del tecnico calabrese Giuseppe Tortora. Ecco le sue dichiarazioni raccolte in un’intervista post-partita.
Buono il primo tempo del Crotone, così come la ripresa. Cosa è capitato poi nel finale, dove il Napoli ha portato a casa i tre punti in palio?
È stata, quella di oggi, una partita sempre aperta. Giocata con un buon agonismo da ambo le parti, poteva vincere sia il Napoli che il Crotone. Noi l’abbiamo giocata a viso aperto…poi peccato per quella beffa finale. Un nostro errore in fase difensiva…un errore di valutazione in uscita…però ci stà, anche se tutto sommato, un pareggio sarebbe stato più giusto quest’oggi. Accettiamo comunque il responso del campo molto serenamente, convinti di aver fatto una buona gara contro un avversario di tutto rispetto.
Vista la carenza, negli ultimi anni, di eccellenti difensori sono solito chiedere: come ovviare a questa lacuna?
Intanto, penso che nei settori giovanili, bisogna abituare i ragazzi a farli giocare un po’ più da dietro. Un po’ come succede in Europa che ci sono difensori-centrocampisti. Poi lavorare molto di più sulla tecnica individuale, bisogna lavorare di più sulla marcatura a uomo sulle distanze-intervento. Perché con tanti discorsi sulla zona, si è smarrita un attimino quella caratteristica che nel calcio è importantissima. Ci sono delle zone specifiche del campo, come ad esempio l’area di rigore, dove bisogna insegnare a marcare a uomo…
…Quello che da sempre è stato l’orgoglio del calcio italiano…
…Sì…e che resta sempre un orgoglio, e non bisogna mai sottovalutare. Con questo non voglio dire che bisogna passare esclusivamente a uomo, ma ci sono alcune circostanze che in modo più assoluto bisogna passare a uomo. Per esempio, nella gara di oggi sull’ultimo goals preso, bastava restare più attaccati all’uomo. Nello specifico, se si restava più attaccati a Bifulco probabilmente non avremmo preso goal. La valutazione delle distanze, della marcatura è cambiata perché si stà abituando a far muovere i ragazzi solo a zona. Bisogna abituarli anche alla marcatura ad uomo, cercando di far fondere i concetti misto-uomo e sicuramente si conseguiranno dei miglioramenti.
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Il futuro della Primavera del Crotone?
Il futuro è riservato alla crescita di questi ragazzi. Abbiamo Nicoletti un ’98 Nazionale Under 16… abbiamo Foresti, lo stesso Faiello un Napoletano di Scampia, che l’ho scelto io volendolo fortemente, avendo sentito che lo cercava anche il Napoli. C’è Tripicchio, autore oggi del primo goal… tutti giocatori che girano anche in prima squadra e questo è il nostro futuro, naturalmente giocando in questa categoria primavera cercando di onorarla al meglio con prestazioni quanto più possibili dignitose.
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