Scoperta coltivazione di canapa indiana e marijuana a Torre di Mare, la curava un rumeno: 151 piante sequestrate
Torre di Mare, canapa indiana e marijuana – I militari della Guardia di Finanza di Eboli, coordinati dalla Procura della Repubblica di Salerno diretta dal Erminio Rinaldi, hanno condotto una complessa ed articolata indagine di polizia giudiziaria nel settore degli stupefacenti, che si è conclusa con il sequestro di una coltivazione di marijuana e l’arresto in carcere di un cittadino straniero di origine rumena.
I militari delle Fiamme Gialle, dopo alcuni giorni di perlustrazione, hanno individuato un fondo in agro di Paestum, in località Torre di Mare, esteso per circa 500 mq e situato nella fitta pineta del litorale capaccese. Lo spazio era interamente recintato da una rete metallica e ombreggiante finalizzata ad occultare la voluminosa piantagione costituita da 151 piante di canapa indiana, tutta coltivata all’interno di vasi in plastica e in ottimo stato di maturazione.
Le piante raggiungevano fino a 2 metri di altezza ed erano particolarmente curate dal 24enne rumeno, sorpreso nell’abitazione situata all’interno del fondo di Torre di Mare dove domiciliava da circa un anno: avvalendosi di prodotti fertilizzanti liquidi e solidi, ed irrigando quotidianamente le piante, consentiva un elevato processo di maturazione delle stesse anche in considerazione della tipologia di semi utilizzati – trattasi della specie BUDDA SEEDS MAGNUM, tra i più potenti e produttivi in circolazione – con una crescita veloce e vigorosa, e una produzione esplosiva di cime nella fase di fioritura.
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Il cittadino rumeno è stato tratto in arresto e tradotto presso la casa Circondariale di Fuorni, dove dovrà rispondere del reato previsto e punito dall’art. 73 del D.P.R. 309/90, che prevede pene elevate per chi illecitamente coltiva piantagioni di canapa indiana.
I militari della Guardia di Finanza del Gruppo di Eboli, oltre alle numerose piante di marijuana, hanno sottoposto a sequestro tutto l’occorrente per la coltivazione a Torre di Mare.
L’operazione si inquadra nell’ambito dell’azione finalizzata al contrasto del traffico e spaccio di sostanze stupefacenti nella Piana del Sele.