“L’Oro della Madonna” con la mostra Theotòkos. I Volti della Madre di Dio, presso il Palazzo Abbaziale di Loreto a Mercogliano, provincia di Avellino
[ads1]Fino al 30 gennaio 2016 è possibile visitare la Mostra dal titolo Thetòkos. I Volti della Madre di Dio, presso il Palazzo Abbaziale di Loreto a Mercogliano, uno dei quattro grandi appuntamenti della rassegna culturale “L’Oro di Montevergine” promossa dalla Comunità Benedettina di Montevergine in partenariato con il Comune di Mercogliano e il Parco Regionale del Partenio.
Il Palazzo Settecentesco accoglie – per la prima volta in esposizione – 35 preziosissime icone sacre raffiguranti la Vergine Theotòkos, la Madre di Dio con il Bambino.
La Collezione, donata alla Comunità dei Benedettini di Montevergine da Francesco Pio Tamburrino, Arcivescovo Emerito Metropolita di Foggia-Bovino, è composta da veri gioielli di arte e fede datati tra il XVII e il XIX secolo, in gran parte provenienti dalla Russia ma anche dalla Grecia e dall’area dei Balcani.
Le icone esposte rappresentano una testimonianza di inestimabile valore dell’iconografia cristiana e d’Oriente e della grande venerazione che il mondo bizantino ha ancora oggi per la Madre di Dio, documentata oltre che dalle innumerevoli raffigurazioni della Vergine, anche dalla verità dei modelli iconografici.
Nelle icone la Vergine è generalmente raffigurata a mezzo busto, con le spalle ed il capo coperte da un manto (il Maphorion), e con il Bambino tra le braccia, pur se con alcune differenze nelle singole rappresentazioni, come ad esempio la posizione delle mani, l’inclinazione della testa o la direzione dello sguardo verso il Bambino.
Nelle icone l’oro fa da sfondo: per la sua preziosità, è riservato a tutto ciò che richiama direttamente ed esplicitamente il divino.
Tutte possono essere ricondotte ad un numero limitato di “tipi”, tra questi vi è il tipo della Madre di Dio di origine bizantina “che indica la via”, la Odigitria, o la Madre di Dio “Kazan'”, una delle più venerate della Russia che riceve il nome dell’antica capitale dei Tartari, la città di Kazan’ appunto, sulle rive del Volga.
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