Terremoto, la tragica vicenda del Centro Italia ha incoraggiato tantissimi volontari provenienti da gran parte dell’Italia. Presenti anche cittadini cavesi tra i soccorritori
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La tragica valanga, causata dal terremoto che ha coinvolto l’Hotel Rigopiano, ha visto il bilancio di 27 morti accertati (di cui 12 identificati), 2 dispersi, 9 estratti vivi, 2 scampati alla valanga. Adesso si cercano le salme nelle zone delle cucine del resort, dopo che l’area della hall è già stata scandagliata. Tra “gli angeli della neve“, come sono stati chiamati i soccorritori all’opera all’Hotel Rigopiano di Farindola, c’era anche Raffaele Di Domenico, operatore del soccorso alpino e speleologo originario di Cava de Tirreni ma da qualche mese residente a Palinuro. Raffaele, 27 anni , ha raggiunto giovedì scorso la località sul Gran Sasso con altri compagni campani, e da allora ha scavato tra la neve per 48 ore consecutive.
Non è tutto: lo Spazio Pueblo, nota associazione cavese che raggiunse i luoghi terremotati lo scorso agosto in aiuto alle famiglie, ha comunicato la partenza di due ragazzi tra i volontari di Norcia e gli altri campi montati dalle Brigate di Solidarietà Attiva –Terremoto Centro Italia.
“Possiamo annunciarvi ufficialmente – dichiara il comunicato pubblicato mercoledì 25 gennaio sulla pagina Facebook di Spazio Pueblo – che abbiamo appena ricevuto l’ok per partire per le zone colpite dal sisma. Da domani due di noi saranno in viaggio per il Centro Italia, saremo con i volontari tra Norcia e gli altri campi montati dalle Brigate di Solidarietà Attiva – Terremoto Centro Italia per sostenere chi è rimasto in quei paesi pur di non abbandonare affetti e lavoro. Sarà anche un modo per potervi documentare direttamente cosa sta accadendo e come si sta organizzando la popolazione per resistere tra i disagi del sisma e del maltempo di questi giorni… Vi terremo aggiornati, sarà importante per noi portarvi insieme a noi in questo viaggio per capire da vicino come si sta gestendo l’emergenza e quanto contano le associazioni di volontari e l’autorganizzazione delle persone!”
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