Si è conclusa lunedì, 6 agosto, il progetto “L’Innovazione di Genere. L’imprenditoria delle Donne”, finanziato dal Ministero del Lavoro e destinato alle imprenditrici che operano nella provincia di Salerno.
Nel corso del convegno “L’innovazione di genere. L’imprenditoria delle donne”, che si tenuto alla Camera di Commercio di Salerno, sono stati mostrati i risultati finali: Giuseppe Gallo, Presidente Confartigianato Salerno; Giovanni Giudice, Segretario CISL; Maria Rosaria D’Amore, presidente ASDAPA; Giuseppina Mele, Vicepresidente Nazionale Donne Impresa e Franco Risi, coordinatore del progetto.
Tra gli obiettivi principali che si è prefisso il progetto, c’è stato quello di monitorare in termini qualitativi e quantitativi la partecipazione femminile al mondo dell’impresa e di sensibilizzare sulla normativa comunitaria, nazionale e regionale a favore delle sviluppo imprenditoriale e di supportare le donne attraverso un processo di affiancamento per il miglioramento delle proprie attività. Sono stati due i requisiti per la partecipazione: le imprese dovevano essere femminili o con compagini societarie con importante presenza femminile, attive da almeno 2 anni e operative nella Provincia di Salerno.
“Questo progetto – spiega Giuseppe Gallo, Presidente Confartigianato Salerno – vuole essere un tentativo per dare risposte concrete in questo duro periodo di crisi. La nostra economia sta subendo un duro colpo e non parlo solo dell’imprenditoria femminile ma di tutto il settore. “L’Innovazione di genere”, dunque, porta una nuova e più ottimistica visione degli scenari, puntando proprio sull’accrescimento delle competenze delle donne che fanno impresa. Si aprono così, nel nostro territorio, prospettive più concrete per valorizzare quelle che sono le risorse dell’imprenditoria femminile che la nostra provincia offre”.
“Sono state 12 – aggiunge il responsabile del progetto, Franco Risi – le donne imprenditrici che hanno aderito all’iniziativa. Il progetto, durato 14 mesi, ha subito inevitabilmente le conseguenze di questa crisi. Il deterioramento della situazione economica e la mancata fiducia nelle prospettive economiche del Paese hanno, purtroppo, come in tante altre realtà in Italia, determinato la chiusura di due aziende che stavano partecipando al progetto. Ma, a parte questo dato negativo, siamo riusciti nei molteplici intenti che ci eravamo prefissati: favorire il consolidamento di imprese al femminile sul mercato; superare l’attuale gap attraversato dalle imprese in rosa; consentire alle imprenditrici di formarsi ed accrescersi professionalmente; rendere le donne d’impresa consapevoli del proprio ruolo sociale, economico e politico e conferire maggiore credibilità comunicativa alla figura della donna imprenditrice”.
Partner del progetto sono la Confartigianato Imprese A.L.I. della Provincia di Salerno, l’A.S.D.A.P.A. – Associazione Salernitana Donne Arti Professioni Affari e UST CISL – Unione Sindacale Territoriale di Salerno.