Il Tempio Shaolin di Baronissi, diretto magistralmente dal maestro Bruno Giordano, continua nella tradizione e soprattutto nella serie “i piccoli campioni crescono”
I STH WORLD JUNIOR WUSHU CHAMPIONSHIPS, svoltisi ad Antalya dall’11 al 18 marzo 2014, ha visto ai nastri di partenza oltre 500 atleti provenienti da tutto il mondo, in rappresentanza di ben 48 nazioni, hanno messo in mostra i futuri campioni, anzi con un tasso di qualità sicuramente superiore alle precedenti edizioni, in pratica le giurie internazionali sono state messe letteralmente in difficoltà per stilare le varie classifiche finali delle singole gare. Il fiore all’occhiello di questa importantissima manifestazione della nobile disciplina sportiva del kung fu è stata, senza ombra di dubbio, la partecipazione delle nazioni asiatiche, infatti gli atleti della Cina, Hong Kong e Vietnam hanno incantato, con le loro performances, non solo il numerosissimo ed esigente pubblico turco, ma anche gli addetti ai lavori di tutte le altre nazioni, che hanno potuto constatare de visu l’altissimo livello di questi concorrenti, apparsi nettamente superiori in tutte le specialità. In cotanta classe e superiorità tecnica ed agonistica dei campioni asiatici, non hanno certamente sfigurato i due atleti del Tempio Shaolin, vale a dire Alfonso Barbarisi e Claudio Cozzolino che, pur misurandosi con veri e propri “mostri” di bravura, hanno lasciato il tatami tra scroscianti applausi ed inaspettate ovazioni non solo dagli spettatori ma anche dagli stessi avversari.
Onorevolissimi i piazzamenti ottenuti dai due giovani allievi del maestro Bruno Giordano, infatti Barbarisi è arrivato 5° nella Lancia(Qiang Shu, 7° nella Spada(Jian Shu e 10° Mani Nude(Chang Quan), non da meno è stato Cozzolino, piazzatosi 7° nella Sciabola(Nan Dao), 8° nel Bastone(Nan Gun) e 10° a Mani nude(Nan Quan). Entusiasti, e non poteva essere altrimenti, i due atleti irnini, che hanno ancora negli occhi i fasti di una manifestazione iridata che li ha catapultati ai vertici mondiali del kung Fu e diventati di colpo protagonisti. “Non crediamo ancora di aver partecipato alla massima manifestazione di questa nobile disciplina, dichiarano increduli i due atleti, non ci sembra vero di aver gareggiato con i più forti campioni di tutto il mondo e di aver fatto bella figura, tutto merito dei maestri Bruno e Michele Giordano che ci stanno insegnando tutti i segreti e le tecniche del kung Fu, quindi va a loro il nostro più sentito ringraziamento, ma anche ai nostri genitori che si sobbarcano sacrifici economici e personali pur di farci continuare a cullare un sogno e chissà che un giorno, non lontano, possiamo ripagarli con successi a carattere internazionale”. Come dire se son rose fioriranno.