Al Teatro Ghirelli di Salerno la prima di “Sik-Sik, l’artefice magico“, una commedia di Eduardo De Filippo. Nei panni dell’illusionista c’è Benedetto Casillo.
Fino al 19 gennaio al Teatro Antonio Ghirelli di Salerno c’è Sik Sik, l’artefice magico, una rilettura contemporanea della commedia eduardiana. La produzione è affidata alla Fondazione Salerno Contemporanea, la regia è di Pierpaolo Sepe.
Il Teatro Ghirelli accoglie l’esilarante storia di Sik Sik, un quasi-mago e la sua esibizione di non-magia, in uno dei teatri di basso livello, in cui è costretto ad esibirsi per sopravvivere.
Nei panni del mago c’è Benedetto Casillo, attore napoletano, più volte in scena con commedie eduardiane. In questa versione dell’opera, l’attore riesce ad essere il filo che ci riporta a Eduardo. Il Teatro Ghirelli – palcoscenico salernitano per rappresentazioni innovative – diventa una nuova finestra sulla napoletanità.
La commedia, contenuta nella Cantata dei giorni pari – in cui i “giorni pari” sono intesi come quelli fortunati – sembra, però, disattendere le aspettative dello spettatore.
Sik Sik arriva, infatti, sul palco del Teatro Ghirelli, allestito con una scenografia del dietro le quinte di un teatro di terz’ordine, con una valigia di cartone e una gabbietta per uccelli. Insieme a sua moglie Giorgetta (Aida Talliente), si dispera per la scomparsa della “spalla” dello spettacolo, Nicola (Roberto Del Gaudio). Manca poco all’inizio della sua esibizione, Sik Sik è in preda al panico: senza il compare, il buon esito dello spettacolo non è assicurato. Aggancia, quindi, il primo malcapitato: Rafele (Marco Manchisi). Sarà lui il nuovo aiutante dell’illusionista e garantirà la riuscita dello spettacolo, fingendosi spettatore e suggestionando il pubblico.
Nella commedia eduardiana, in scena al Teatro Ghirelli, sono esposte, mediante il racconto delle disavventure del mago, miserie e abilità umane.
Sik Sik, infatti, entrato in scena disperato e rassegnato, chiude il suo numero di magia ridendo. La risata tragicomica, mentre le luci si spengono, risuona nel Teatro Ghirelli, ridando una speranza, anche quando tutte le cose sembrano essere andate storte.
Ognuno, questo è il messaggio, è artefice della propria fortuna o sfortuna!
Tra magia e realtà, inoltre, lo spettacolo del Teatro Ghirelli porta in scena, una commedia che descrive l’uomo, un po’ attore e un po’ spettatore suggestionato.
Alla fine della rappresentazione, inaspettatamente, gli attori hanno invitato gli spettatori a trattenersi al Teatro Ghirelli; con un brindisi si è rotta “la quarta parete”, che, troppo spesso, separa i due ruoli.
Benedetto Casillo si è fermato a parlare con noi. Ci ha detto che la collaborazione con la Fondazione Salerno Contemporanea è iniziata anni addietro, quando Pierpaolo Sepe gli propose di cimentarsi in “Atto senza parole e altri testi” di Samuel Beckett. Egli, come tutti i grandi attori, nonostante la sua provenienza dal teatro napoletano, accolse la sfida di Sepe, con Beckett, e oggi la rafforza, interpretando Sik Sik.
Casillo e “l’artefice magico” ci invitano a capire che, nella vita, anche quando tutto va storto e non ci si sente all’altezza, bisogna osare!
http://www.fondazionesalernocontemporanea.it/t-a-g-teatro-antonio-ghirelli/