Sul palco del Teatro dei Barbuti di Salerno venerdì 3 agosto La Compagnia “all’antica italiana” e sabato 4 L’Apoteke dell’Attore
Per la XXXIII edizione della rassegna estiva di teatro “Barbuti Festival”, venerdì 3 agosto alle 21.15, in largo santa Maria dei Barbuti, a Salerno, andrà in scena la Compagnia “all’antica italiana” con “Quando a Saturno gli girano”, commedia brillante in due atti di Gaetano Troiano che firma anche la regia dello spettacolo. Ingresso 10 euro.
In una agiata famiglia di imprenditori agricoli, l’autoritaria mamma impone a tutti la sua volontà. Lavoranti, marito e figlio devono sottostare senza se e senza ma alle sue decisioni, ma quando si “passa il segno” o, per dirla astronomicamente, “quando a Saturno gli girano” succede che i suoi piani vengono scombussolati. Colpi di scena e divertenti gag, rendono frizzante tutti gli accadimenti fino a giungere al lieto fine non senza un’ultima geniale trovata. Dodici attori per novanta minuti accompagnano lo spettatore ad incuriosirsi sempre di piu’ per scoprire come va a finire.
Sabato 4 agosto, alle 21.15, a salire sul palco del Teatro dei Barbuti sarà “L’apoteke dell’attore” con “La festa dei folli”, liberamente tratto dal Decameron di Boccaccio. Spettacolo ideato e diretto da Franco Cutolo. Ingresso 10 euro.
Una compagnia di saltimbanchi, o cerretani di un fantastico medioevo, celebra una festa riconducibile ad un carnevale. Il pre-testo di questa festa è la messa in scena di 5 racconti del Decameron (Andreuccio da Perugia, Lisabetta da Messina, Calandrino incinto, Calandrino e il porco, Calandrino innamorato). Boccaccio, nel suo capolavoro, compie, fra le altre cose, uno straordinario affresco sull’Italia del tempo. I racconti si dipanano su tutto il territorio nazionale, da Napoli a Messina, Da Perugia a Firenze e Salerno. Spazio anche ai dialetti, fondamentale, inutile dirlo, il napoletano, semplicemente perché l’opera nasce a Napoli, visto che Boccaccio permane per un lungo periodo nella terra angioina.